Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, questa pellicola non ha quasi nulla da spartire con Lo squalo, il megasuccesso mondiale realizzato da Steven Spielberg nel 1975; il pericoloso predatore dei mari è solamente un pretesto per imbastire un avventuroso raccontino su sfondo esotico che per il protagonista Franco Nero e il regista Enzo Girolami Castellari rappresenta sostanzialmente una piacevole vacanza di lavoro. Il cacciatore di squali è stato infatti girato principalmente in Messico, frutto di una coproduzione fra questo Paese, la Spagna e l'Italia; curiosamente però, segnala Wikipedia, il film non è mai stato ufficialmente distribuito nel Belpaese. La sceneggiatura firmata da Alfredo Giannetti, Tito Carpi, Jesus R. Folgar e Jaime Comas Gil procede dalla calma piatta iniziale verso il vortice di azione ed emozioni che chiude la trama; effettivamente va rilevato che la storia ci mette un po' troppo a ingranare. Altro limite dell'operazione sta nel cast, che oltre al citato Nero non vede nomi di risalto e nel quale il regista si ritaglia un ruolino; francamente deludente - ma non brutta in senso assoluto - anche la colonna sonora dei fratelli De Angelis, che arrivano perfino ad autoplagiare il tema portante di Altrimenti ci arrabbiamo (Marcello Fondato, 1974), dimostrando così lo scarso entusiasmo profuso per il lavoro. 2,5/10.
Un uomo vive su un isolotto caraibico cacciando squali per vivere. Un giorno si trova di fronte a una proposta che gli cambierebbe la vita: recuperare in quel pericoloso braccio di mare un relitto contenente cento milioni di dollari.
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