Insoddisfatta, Natalie lascia un biglietto al marito e se ne va. Un campione di football mezzo suonato le si affeziona e cerca di aiutarla quando lei è nei guai con un poliziotto. Quarto film di Coppola, tristissimo, suggestivo, con tre interpreti perfetti.
Questo film mi ha letteralmente rapito. Uno dei primi film di Coppola e non troppo conosciuto purtroppo. Mi ha coinvolto dall'inizio alla fine, molto emozionante. Bravissima Shirley Knight.
E'curioso notare che molti dei grandi registi americani della generazione di mezzo,che negli anni '70 hanno trovato la loro consacrazione si siano misurati tutti con il genere tipicamente yankee del road movie.E credo che questo genere sia tipicamente americano proprio per l'estrema dilatazione di spazi che caratterizza gli States in cui è facilissimo trovare strade che si perdono… leggi tutto
Primo film di Coppola, che firma sceneggiatura e regia, con ambizioni autoriali: l'impianto è di tipo esistenziale ma viene sviluppato attraverso lo strumento cinematografico tramite soluzioni sperimentali sia visuali che di diegesi sul dramma. Il film, pur ricevendo un riconoscimento al festival di San Sebastian nel 1969 per migliore opera e miglior regista, fu però un clamoroso… leggi tutto
Il senso di colpa per una maternità arrivata all'improvviso e non voluta può giocare brutti scherzi. È quanto accade a Natalie (Knight), che una mattina si sveglia con la consapevolezza di non volerne sapere più del suo matrimonio. Monta in macchina e comincia a solcare gli States in lungo e in largo. Nel suo viaggio alla ricerca di se stessa tira su un… leggi tutto
Una delle prime opere del grande maestro Coppola. La regia il montaggio e la fotografia sono già di grande livello. la storia pur essendo molto esile ma capace di farti entrare subito nel mood del film. Il disagio, il distacco dalla realtà di tutti i giorni è percepibile per un ottimo road movie ben inserito in quel periodo. Finale memorabile. Un film che già segnava…
Uno dei titoli cardine della dorata stagione dei film di strada americani della "Nuova Hollywood" sorta proprio quell'anno con il successo strepitoso di "Easy Rider", ma anche di almeno altri due titoli un biennio prima che ne contenevano e precorrevano molto del suo spirito: "Gangster Story" del decano anagraficamente Arthur Penn, e "Un Uomo a nudo" di Frank Perry.
Proprio con…
Coppola trasforma il tema del viaggio in un percorso psicoanalitico, in un’indagine psicologica dei propri personaggi e più in generale dell’America del tempo, dei suoi problemi, dei drammi e dei traumi che si annidano nel cuore delle persone che la popolano. Fin dai titoli di testa possiamo notare un’attenzione del regista per i particolari, ci si sofferma sulle piccole…
Di Francis Ford Coppola resteranno nella storia del cinema 5 capolavori. Di tutto quello che ha girato prima e dopo i Padrini, per intenderci, non resterà granché. Anche se “Non torno a casa stasera” ha ancora il suo fascino, perché si inserisce nel discorso della New Hollywood. “The Rain People”, il titolo originale dice tutto su una storia che…
Francis Ford Coppola compie 80 anni e negli ultimi giorni si è fatto sentire annunciando il "Final Cut" di "Apocalypse Now" e, soprattutto, il ritorno all'ambizioso Progetto di "Megalopolis", che pareva…
Primo film di Coppola, che firma sceneggiatura e regia, con ambizioni autoriali: l'impianto è di tipo esistenziale ma viene sviluppato attraverso lo strumento cinematografico tramite soluzioni sperimentali sia visuali che di diegesi sul dramma. Il film, pur ricevendo un riconoscimento al festival di San Sebastian nel 1969 per migliore opera e miglior regista, fu però un clamoroso…
Il grande Coppola usa una narrazione on the road e ne viene fuori un'America di provincia malata e paranoica.Un film originalissimo con interpreti tutti bravissimi e che avranno un futuro nel mondo del cinema.Rivederlo oggi e' stata un'emozione e spero che la stessa cosa accadda anche a voi.Dimenticavo....un finale bellissimo.
“Vedere” sarà comprendere. La condanna sarà il disgusto della delusione, sarà la sospensione della mente, sarà il dipendere dalla propria indipendenza. Vite segrete di sistemi stranieri, individualisti. Forse…
Indie cinema di gran talento. Roger Ebert ha paragonato il film a Easy rider, un viaggio (non "a ritroso" ovest-est, stavolta) verso una frontiera che non c'è più. A me ha ricordato Raymond Carver e, quindi, gli Shortcuts di Altman. Nathalie e "Killer" sono due inadatti (Killer porta la sua disabilità in giro come una specie di pietra di paragone di coloro che gli si accostano). Sono…
Il senso di colpa per una maternità arrivata all'improvviso e non voluta può giocare brutti scherzi. È quanto accade a Natalie (Knight), che una mattina si sveglia con la consapevolezza di non volerne sapere più del suo matrimonio. Monta in macchina e comincia a solcare gli States in lungo e in largo. Nel suo viaggio alla ricerca di se stessa tira su un…
bel viaggio introspettivo alla ricerca di se stessi,abbastanza interessante nel suo complesso ma che inizia a vivacizzarsi solo negli ultimi 20' e questa e' un po' una pecca,per un film che di per se' non e' da dimenticare.voto.6.5.
E'curioso notare che molti dei grandi registi americani della generazione di mezzo,che negli anni '70 hanno trovato la loro consacrazione si siano misurati tutti con il genere tipicamente yankee del road movie.E credo che questo genere sia tipicamente americano proprio per l'estrema dilatazione di spazi che caratterizza gli States in cui è facilissimo trovare strade che si perdono…
Primo film veramente personale di Coppola, che costruisce una storia al tempo stesso coraggiosa e tenera, con al centro la scelta scomoda di una donna qualunque. In questo ruolo è eccellente Shirley Knight, che si presta a quest’opera influenzata dal road movie, genere americano per eccellenza, e dal cinema europeo, con quelle spezzettature date dai flashback e con la…
Quanti hanno seguito la rassegna di Ghezzi sul cinema americano degli anni '70? Appassionato di quel genere di cinema, ho avuto la possibilità di rivedere film che hanno fatto la storia del cinema e di vederne…
Una sposina newyorkese rimane incinta e va fuori di testa: prende l’auto senza dir nulla al marito e si dirige verso ovest senza una meta precisa. Raccatta un autostoppista, che si rivela un ex giocatore di football rimasto suonato dopo un incidente e che le si affeziona come un bambino alla mamma. Finale inaspettatamente tragico. On the road con una strana coppia di emarginati dal sogno…
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Commenti (4) vedi tutti
Prime prove autoriali di Coppola
leggi la recensione completa di darkglobeQuesto film mi ha letteralmente rapito. Uno dei primi film di Coppola e non troppo conosciuto purtroppo. Mi ha coinvolto dall'inizio alla fine, molto emozionante. Bravissima Shirley Knight.
commento di SaintlySinner6/7
commento di nico80Amaro e toccante on-the-road movie all'alba della "new hollywood".
commento di movieman