Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Rosso Instanbul è l'adattamento cinematografico, dell'omonimo romanzo, dell'autore e regista Ferzan Ozpetek. L'undicesimo film della sua carriera, è un viaggio intimo e emotivo, intrapreso dal protagonista Orhan Sahin, di ritorno a Istanbul dopo 20 anni di assenza volontaria.
Editor londinese, con un passato da scrittore, viene richiamato in Turchia da Deniz Soysal, celebre regista pronto ad esordire in qualità di romanziere e bisognoso d’aiuto. Orhan conoscerà i familiari e gli amici di Deniz, protagonisti del suo stesso romanzo, e ne rimarrà intrappolato nella storia di un altro, in una città a lui ormai quasi sconosciuta.
L'opera di Ozpetek è un mix tra melodramma e noir, dove il protagonista con un passato difficile, si ritrova a rivivere emozioni che credeva perdute. La prima parte si sviluppa in una Instanbul cosmopolita, fatta di scenari con grattacieli e feste, che le danno una veste europea non identificabile.
Nella seconda parte invece si entra nel cuore della città ,perchè la vera protagonista è lei. Man mano che la storia si sviluppa il protagonista si immerge in un ambiente che aveva dimenticato.
Il tema principale di Rosso Instanbul sta in questo pensiero "‘Chi vive troppo nel passato non riesce a vedere il presente".
Detto questo il film strutturato da buoni interpreti e dall'immancabile Serra Y?lmaz, nel ruolo più ironico del film, bella la fotografia, da mozzafiato le scene notturne, montaggio efficace. I punti deboli sono: nella sceneggiatura con dialoghi avvolte imbarazzanti e nella regia si efficace, ma che in alcuni frangenti sembra perdere il ritmo della storia.
In conclusione un opera riuscità a metà da un autore che da anni sembra troppo imbrigliato nelle sue tematiche.
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