Regia di Bill Condon vedi scheda film
Un duplicato di ossequiosa fedeltà.
Per questo remake in live action del Classico Disney, si era sperato in una rivisitazione dai tratti personali, simile a quella operata per Il libro della giungla. Invece Stephen Chbosky ed Evan Spiliotopoulos, autori della nuova sceneggiatura (che ricava materiale anzitutto dal copione originario di Linda Woolverton, senza tuttavia trascurare la fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont), scartano qualsiasi ambizione di esplorare percorsi diversi e puntano dritti a un duplicato di ossequiosa fedeltà: filologica per quanto concerne l'intreccio – le modifiche non sono davvero rilevanti, se non una (l'assistente di Gaston, impersonato da Josh Gad, è gay), benché sia maggiore la focalizzazione sulla tragicità della figura della Bestia (Dan Stevens) grazie a una durata meno costretta; estetica in merito agli scenari – le location del cartoon sono scrupolosamente ricostruite tramite lussuosa computer grafica; fisionomica in riferimento al casting – Belle è una somigliantissima Emma Watson, e con qualche velo di trucco Luke Evans e Gaston sono gocce d'acqua. In breve: se si ama la versione disegnata di La bella e la bestia, ci si può emozionare in uguale livello. Non sarebbe dunque più semplice, tutto visto e considerato, recuperare il caro e vecchio film in animazione tradizionale? Il più bravo è un canuto Kevin Kline. Dirige Bill Condon.
La colonna sonora di Alan Menken è la stessa di un tempo (con qualche irrilevante aggiunta).
Film DISCRETO (6) — Bollino VERDE
VISTO al CINEMA
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