Regia di Bill Condon vedi scheda film
Una ragazza cresciuta in un villaggio della Francia del XVIII Secolo si pone sulle tracce del padre, che scopre essere trattenuto da un nobile trasformato parzialmente in animale a causa di un'antica maledizione, in un castello popolato di oggetti "animati". Trovato il padre, gli si sostituisce quale prigioniera. Durante la sua permanenza nel castello, tra la ragazza ed il suo "carceriere" nasce prima un'amicizia, sulle basi di alcuni interessi in comune, poi l'amore. Ma l'"idillio" è osteggiato dalle azioni di Gaston, un borioso militare invaghitosi della ragazza. Non ho mai visto il cartone animato del quale questo film si propone come remake, pertanto non posso fare confronti con il predecessore. Sono però rimasto soddisfatto della visione, perchè ho trovato il film ben realizzato sotto ogni aspetto. I personaggi sono ben studiati ed approfonditi, in particolare la protagonista femminile, che appare quanto meno eccentrica agli occhi dei suoi compaesani, in quanto ella è in grado di leggere e scrivere, ha cultura, è si sente stretta nel destino che la sua condizione di donna, di campagnola, di popolana vorrebbe imporle - sposarsi, occuparsi della casa e della famiglia. La stessa "bestia", vittima di una maledizione a causa del proprio vuoto interiore, è descritta essere giunta a tale condizioni per "discendenza paterna". L'ibrido uomo/animale, è stato però in grado di riconoscere i propri errori e portare a termine un percorso di redenzione, che culmina con un (prevedibilissimo) lieto fine, emblema del trionfo del vero sentimento e della sconfitta dell'egoismo e dell'oscurantismo. Alla ricchezza di valori e di idee si accompagna una narrazione "leggera", con siparietti degli oggetti "vivi" che popolano il castello, perfettamente animati. Gli effetti speciali sono una presenza costante ma non invasiva; ed allo stesso modo, la colonna sonora, con le molte canzoni che esprimono condizioni e stadi d'animo dei personaggi, è fondamentale, ma non sottrae nulla allo spessore drammatico del racconto. Un buon film fantastico, per piccoli, ma soprattutto per i grandi, che potrebbero essere in grado di apprezzarne l'ampia portata narrativa.
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