Regia di Peter R. Hunt vedi scheda film
Regista del più vituperato (abbastanza ingiustamente, e comunque in maniera sproporzionata) film di James Bond,quello con l' "una tantum" George Lazenby,venuto dal dirigere le sequenze degli stuntmen,tanto da dedicare a quel mondo un lungometraggio che prese anche una nomination quale miglior film,"Professione pericolo" con Peter O'Toole,Peter Hunt diresse questo film avventuroso con due colonne dell'action invecchiate come Charles Bronson e Lee Marvin,ispirandosi ad una storia realmente accaduta nello Yukon dei cercatori d'oro,tra le cime ardue ed innevate dello stato americano. Hunt chiarisce subito che è Bronson l'eroe del film,accusato di essere un assassino che trucida i cacciatori in giro per i monti,presentandolo da inizio film mentre ferma un infame combattimento tra cani messo in atto da scommettitori che gliela giurano,raccogliendo l'animale che ha avuto la peggio,e proseguendo con la vecchia Giubba Rossa Marvin che si incarica di dare la caccia al solitario trapper,istigato da coloro cui ha mandato all'aria il gioco,ma con forti dubbi sul da farsi.Il film è girato piacevolmente "old style",con qualche accenno di violenza in più rispetto ai film cui si ispira,con un finale in cui i due antagonisti (che tuttavia si sono riconosciuti e hanno sottilmente simpatizzato) si rivelano un segreto,senza parole,come capita ai nemici imposti dalle cose,ma a conti fatti più accomunati tra loro di tanti altri.Bronson,prima del declino cominciato con "Il giustiziere della notte n.2" faceva dei film di discreto livello,questo fu uno degli ultimi,Marvin di lì a poco girò "Gorky Park",e al solito fornisce una prova da attore di gran stile e personalità (in originale aveva una voce altrettanto notevole).Un discreto thriller vecchia maniera,condotto senza sbrigatività,che si permette,addirittura,di lasciare uno snodo-chiave del racconto fuori campo per tener su la tensione nello spettatore.
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