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Piccole labbra

Regia di Mimmo Cattarinich vedi scheda film

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La recensione su Piccole labbra

di mm40
3 stelle
L'austriaco Paul, reduce della Grande Guerra, torna nella sua casa di campagna, dove fa amicizia con una ragazzina di 12 anni, Eva. In lei Paul ritrova tutta la sensualità femminile pronta a sbocciare, ma sa benissimo di non poterne approfittare a causa delle ferite di guerra. Coltiva così un amore platonico che lo guida a scrivere un romanzo su Eva.
 

Piccole labbra, labbra di giovane fanciulla pronta a sbocciare e diventare una donna vera, con tutto quanto ne consegue: il doppio senso alla base del titolo di questa pellicola è quantomeno scontato, ma se qualcuno volesse azzardare l'aggettivo squallido, forse non potrebbe neppure essere smentito. Massima è la stima in ogni caso verso il regista e co-sceneggiatore (insieme a Daniele Sanchez): Mimmo Cattarinich, fotografo di scena molto quotato e frequentatore dei set di Fellini (che lo volle con sè da Toby Dammit fino a La voce della luna), Ferreri, Lizzani, Pasolini, Risi, Comencini - fra gli altri. Cattarinich non è un regista; non in maniera palese, ma purtroppo si vede, e la sua carriera in tale ruolo comincerà dove finisce, cioè con questa pellicola; riesce però a portare a termine un prodotto di discreta qualità artistica, dalla fotografia patinata (cosa che non sorprende: il direttore è Sandro Mancori, ma indubbiamente il regista deve aver messo voce in capitolo, date le competenze), dalla recitazione anti-enfatica, dalla cura encomiabile in quanto a scene e costumi (Ramon Ivars e Alessandro Dell'Orco): insomma, un film in forte odore di viscontismo. E in effetti la trama di Piccole labbra è una specie di rimaneggiamento etero di quella di Morte a Venezia (Luchino Visconti, 1971); al di là di qualche facile rassomiglianza superficiale, però, va notato come in questo film la componente morbosa-sessuale orientata nei confronti dell'adolescenza sia ben più marcata. Ma erano gli anni Settanta e queste cose ancora non scandalizzavano più di tanto, anche se chiaramente non passavano inosservate dalla censura; è facile immaginare le ragioni per cui Piccole labbra, pur essendo l'unica regia dello stimato Cattarinich, sia finita molto presto nell'oblio. Fra gli attori: Pierre Clementi, Ugo Bologna, Maria Monti, Paul Muller, Raf Baldassarre e la piccola Katya Berger; la colonna sonora (adeguatamente) strappalacrime è opera di Stelvio Cipriani. 3,5/10.

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