Regia di Vito Zagarrio vedi scheda film
Due settimane nella vita di un assicuratore che ispeziona le sedi di varie cità toscane per verificare il comportamento degli agenti, poi durante il weekend torna a casa dei genitori (è un single ultratrentenne che non si è reso autonomo, anche per lavare la biancheria sporca si affida alla madre). Nella prima settimana lo vediamo yuppie rampante e calcolatore, nella seconda vengono alle luce le crepe della sua precaria esistenza: la sua amante è rimasta incinta del marito e pone termine alla loro relazione, la sua ex (della quale è ancora innamorato) si sposa con un handicappato, un anziano agente che lui dovrebbe far fuori preferisce farsi da parte spontaneamente e dedicarsi al ciclismo amatoriale, suo padre scopre che la moglie ha un altro uomo. Forse il nostro eroe riuscirà a voltare pagina, forse invece continuerà a percorrere una strada senza senso. Zagarrio è un critico cinematografico, e si vede: il film è costruito molto bene (fin troppo, ai limiti della schematicità, con tutti gli ingredienti al posto giusto). Una commedia che fa ridere, ma a denti stretti (come suggerisce il titolo, ispirato dal meccanismo di calcolo dei rischi): una di quelle opere che fa piacere trovare nel cinema italiano degli anni ’90. Divertente il cameo dell’altro critico Lino Micciché, che compare nei video promozionali proiettati ai giovani agenti per insegnare loro i trucchi del mestiere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta