Regia di Wash Westmoreland vedi scheda film
"Quando si fa un patto con gli avvoltoi è perché ci si sente carogne". Sergio Cordero Elegantissima, originale, profonda, timida, forte. Così appare l'anima di Colette dalla descrizione di Wash Westmoreland che, forse l'ha capita meglio di suo marito, il mentore ed editore, nonchè grande womanizer e ladro di idee, Willy.
"Quando si fa un patto con gli avvoltoi è perché ci si sente carogne".
Sergio Cordero
Elegantissima, originale, profonda, timida, forte. Così appare l'anima di Colette dalla descrizione di Wash Westmoreland che, forse l'ha capita meglio di suo marito, il mentore ed editore, nonchè grande womanizer e ladro di idee, Willy.
Ambienti sontuosi e raffinati, ville in campagna, contatto con la natura e poi con la Belle Ville, Parigi, che fagocita in quei tempi arte e poesia, teatro e seduzione, nel mito di Claudine.
La potenza del film è inerente alla percezione di una rottura per i tempi, in quanto Colette è riuscita ad affermare, nonostante tutto e tutti la propria identità sessuale, la propria libertà e creatività asservita che spesso veniva tenuta nascosta. Chissà quante altre donne magari, facevano i quadri dei mariti, o producevano romanzi a loro nome, come è stata a lungo obbligata a fare Colette.
Il film solleva anche l’interessante tematica del copyright ora attuale più che mai. Come lo è stata allora.
Colette era una donna molto più avanti dei suoi tempi. La si ricorda soprattutto per i suoi amati romanzi Chéri e Gigi, da cui la MGM ha anche tratto un musical che ha vinto ben nove Oscar.
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