Trama
Colette è l'autrice dei scandalosi romanzi che compongono la serie di Claudine, in grado di conquistare la società francese della prima metà del XX secolo. La sua esistenza, da ragazza di campagna ad autrice affermata, è contrassegnata dalla figura del marito Henry 'Willy' Gauthier-Villars, critico e scrittore che le fa da mentore ma che si appropria delle sue opere.
Approfondimento
COLETTE: UNA DONNA MODERNA
Diretto da Wash Westmoreland e sceneggiato dallo stesso con Richard Glatzer e Rebecca Lenkiewicz, Colette porta a fine Ottocento quando, dopo aver sposato un famoso scrittore parigino noto comunemente come Willy, Sidonia-Gabrielle Colette si trasferisce dalla sua casa d'infanzia nella campagna francese nella capitale Parigi, città dal grande vigore artistico e intellettuale. Poco tempo dopo, Willy convince Colette a scrivere in maniera anonima per lui. Ne viene fuori un romanzo in parte autobiografico in cui la giovane donna racconta di una sfacciata ragazza di nome Claudine. L'opera in breve diviene un best seller e desta clamore negli ambienti letterari. Willy e la moglie sono al centro dei discorsi di tutti quanti a Parigi e le loro avventure continuano a ispirare altri romanzi con protagonista Claudine. La successiva battaglia di Colette sulla proprietà intellettuale dei suoi libri si trasformerà in sfida ai ruoli di genere, spingendola a superare i vincoli della società in cui vive e a rivoluzionare la letteratura, la moda e l'espressione sessuale.
Con la direzione della fotografia di Giles Nuttgens, le scenografie di Michael Carlin, i costumi di Andrea Flesch e le musiche di Thomas Adès, Colette si basa su una storia vera e viene così raccontato dal suo regista: "Colette era una donna molto più avanti dei suoi tempi. La si ricorda soprattutto per i suoi amati romanzi Chéri e Gigi, da cui la MGM ha anche tratto un musical che ha vinto ben nove Oscar (Gigi). Per molti anni, non è una novità, ho scritto sceneggiatura con il mio compagno Richard Glatzer. Fu intorno al 1999 che Richard cominciò a interessarsi alla storia di Colette, leggendo sue biografie reali e romanzate. Gli interessava approfondire il suo matrimonio con Willy e il modo in cui il loro legame ha finito con il rivoluzionare la scena sociale, rovesciando i luoghi comuni che vedevano le donne assoggettate agli uomini. Sebbene Colette sia molto famosa come scrittrice, a cent'anni dalla sua morte in pochi sanno cosa abbia realmente vissuto e quali decisioni radicali abbia preso per affermare la sua voce. Con Richard nell'estate del 2001 ci trasferimmo in un vecchio maniero del XV secolo, senza tv e internet, immerso nel silenzio. In dieci giorni, nacque una prima bozza di sceneggiatura: solo dopo, scoprimmo che la casa apparteneva a un nipote di un'amica di Anne de Jouvenel, la nipote di Colette che poi incontrammo. Nelle successive stesure del copione, abbiamo voluto cambiare diversi dettagli facendo in modo che la rottura di Colette coincidesse con la nascita della sua relazione con Mathilde de Morny (la Marchesa di Belbeuf, nota come Missy), una lesbica che ha scelto di indossare abiti maschili e tenere atteggiamenti da uomo. Per me, da un punto di vista strettamente intimo, la realizzazione di Colette significa rendere omaggio all'ultimo desiderio di Richard: già malato di sla, prossimo alla morte e fiero del successo di Still Alice, mi ha espresso il desiderio di vedere Colette finalmente sullo schermo".
Il cast
A dirigere Colette è Wash Westmoreland, scrittore e sceneggiatore inglese. Nato nel 1966 a Leeds, Westmoreland è al suo primo progetto da regista, dal momento che in passato ha sempre in coppia con il compagno Richard Glatzer, scomparso prematuramente nel 2015. Insieme hanno firmato l'indipendente Still Alice… Vedi tutto
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Commenti (8) vedi tutti
Ho scoperto grazie al film la scrittrice; il film è appassionante per un uomo, immagino per una donna, magari femminista (chi di i loro non lo è oggi?) E poi le interpretazioni: Keira K. In una delle prove di maturità della carriera, ampiamente superata Voto 7½
commento di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Discreto film biografico. Certo i due protagonisti non ispirano grande simpatia...
commento di Artemisia1593Il film è valido sotto tutti i punti di vista. Chiaramente la storia è piuttosto 'orgiastica', ma essendo biografica, non ci si può fare molto. Vite spericUlate... 7.5
commento di BradyMa da un paio d'anni Keira Knightley si è specializzata in Ruoli in Films di Costume per rinverdire i fasti di Helena Bonham-Carter anche se questo Film va a corrente alternata.voto.4.
commento di chribio1Ricostruzione fedele di una donna che sfidò le convenzioni del tempo tra scandali e lampi di genio. Biopic accettabile.
leggi la recensione completa di maestro_farneseI film in costume degli ultimi anni mi provocano l'orticaria (a parte pochi casi),qua diventa interessante quando la trama prende la via del morbosetto....fate un po' voi,sufficente.
commento di ezioColette mi risulta un personaggio talmente antipatico che è riuscita a rendere tale anche l'attrice che la interpreta, una Keira Knightley al livello più basso toccato finora. Per fortuna ha interpretato ruoli differenti in modo differente da questo, se dovesse essere giudicata da questo film sarebbe risultata un'attrice del tutto dimenticabile.
commento di frasier"Quando si fa un patto con gli avvoltoi è perché ci si sente carogne". Sergio Cordero Elegantissima, originale, profonda, timida, forte. Così appare l'anima di Colette dalla descrizione di Wash Westmoreland che, forse l'ha capita meglio di suo marito, il mentore ed editore, nonchè grande womanizer e ladro di idee, Willy.
leggi la recensione completa di gaiart