Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Chi sostiene che Tinto Brass abbia cominciato a fare brutti film, ossessionato soltanto dal sesso, a partire dalla "Chiave" (1983) oppure, secondo i più audaci, da "Caligola" (1979), hanno preso un grosso granchio. Il vecchio Tinto faceva già grosse cagate anche molto prima. Prendiamo questo "Nerosubianco", un guazzabuglio senza trama e del quale non si capisce il significato. Un'accozzaglia di immagini prese da vecchi film (si riconosce "Un chien andalou" di Buñuel) e da filmati di repertorio con molta meno logica di un programma televisivo geniale come Blob. Qui, come nel 90% dei film di Brass la noia la fa da padrona. il regista cerca qualche colpo da maestro qua e là, trasformando le donne in mucche e mettendone una sul bidet, ma senza dialogo e senza uno straccio di niente da dire, la faccenda stanca alla svelta.
Discreta la colonna sonora, a cura del gruppo rock Freedom, con musiche che a tratti ricordano Jimi Hendrix.
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