Regia di Peter Medak vedi scheda film
Un Uomo apre un album di fotografie in un bar che gestisce, quelle fotografie raccontano di un poliziotto corrotto, che fa il doppio gioco facendo affari con un boss mafioso Don Falcone, per cosa? Per soldi ovviamente.
Le cose peggiorano quando un testimone viene barbaramente ucciso da una mafiosa russa chiamata Mona Demarkov, Don Falcone da un compito a Jack, fare fuori Mona prima che fa fuori lui e tutti gli altri che le hanno dato il compito difficile.
Jack viene sedotto dalla donna, che ha fatto una carneficina, uccidendo sia il testimone, che i poliziotti che lo proteggevano, Mona gli offre una cifra molto più alta, e il gioco diventa decisamente più pericoloso, per cosa? Far credere a Don Falcone di averla uccisa, lei chiuderà gli affari e poi partirà, ma le cose non finiranno decisamente come spera lei.
Jack cede, i soldi sono decisamente tanti…troppi per rifiutare, ma così facendo fa un triplo gioco, un gioco che metterà in pericolo la sua vita, quella di sua moglie e della sua amante.
Film diretto da Peter Medak, e sceneggiato da una donna Hilary Henkin, magistralmente interpretato da due attori in grandissima forma come Gary Oldman e Lena Olin, è un noir articolato, come una scatola cinese, e che non lascia scampo al protagonista, che vede la sua vita crollare in una discesa agli inferi senza possibilità di recupero.
Non un noir banale, ma un film con dei contenuti, che difficilmente potrebbero uscire in questi tempi.
Se pensate che Basic Instinct sia un must, non avete visto Triplo Gioco, che è decisamente migliore del film di Paul Verhoeven, anche perché è diretto alla grande da un regista che sa bene come dirigere un copione corposo come quello di questo film.
Mi è decisamente piaciuto perché sa tenerti incollato alla poltrona, e scusate se è poco, ma al giorno d’oggi non sanno fare film del genere.
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