Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
Davvero molto apprezzabile il primo racconto di uno dei principali esponenti della Nouvelle Vague. Essenziale, incisivo e straordinariamente acuto, questo corto, mirabile riflessione sulla perversa moralità maschile, è l'elegia dell'apparente vacuità rohmeriana. Curiosità: come già citato nell'ottima recensione di Aquilant, nella versione originale lo studente è doppiato da Bertrand Tavernier.
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