Regia di Woody Allen vedi scheda film
Allen è sempre Allen; anche quando una commedia rosa si tinge abbondantemente di giallo (e di noir a sprazzi). Anche quando eterne psicosi individuali e questioni di cuore si confondono fra le pieghe di un thriller che non si propone, ma si impone (pur non essendo - giusta le apparenze - affatto necessario).
Succede, infatti, che una vicina impicciona (D.Keaton) decide capricciosamente di improvvisarsi detective e di risolvere un misterioso omicidio a Manhattan e… (dopo mirabolanti peripezie) detto fatto. Una curiosità maniacale e civettuola caratterizzata, nondimeno, da molteplici pregi; dà un po’ di brio alle vite smunte del team di attempati investigatori fai-da-te; cementa legami familiari (altrimenti) in via di logoramento; e (soprattutto e per l’appunto) consente di risolvere il caso in questione.
Una curiosità che, però, contagia solo in parte lo spettatore, impegnato, piuttosto, a cogliere le sfumature del disappunto di Larry Lipton/W.Allen. Ovvero (detto altrimenti) il buon gusto per la consueta comicità arguta e tagliente del medesimo, la quale consente di stemperare la (comunque modesta) tensione che detta indagine è destinata ad alimentare.
Un umorismo, a ben riflettere, tanto raffinato quanto poco incisivo, mentre l’elemento di thriller, quando non scade nel grottesco, lascia un po’ a desiderare.
Il film, dunque, giacchè dotato della consueta eleganza alleniana, si lascia vedere con piacere; ma non lascia una traccia duratura.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta