Regia di David Lean vedi scheda film
Costato undici milioni di dollari dell'epoca,solo in Italia incassò l'equivalente di oltre cinquanta milioni di euro di oggi:prodotto da Carlo Ponti per la MGM,nonostante Lean avesse rifiutato la candidatura di Sophia Loren per il ruolo di Lara,l'adattamento cinematografico del romanzo famosissimo di Boris L.Pasternak vinse cinque premi Oscar,ma non quello per il miglior film,che andò invece a "Tutti insieme appassionatamente".Filmone confezionato con carta da pacchi extralusso,il kolossal ha una prima parte piuttosto interessante,ben strutturata nella presentazione dei personaggi e delle loro motivazioni,e un allestimento storico verosimile:procedendo nella narrazione,in pratica giungendo alla storia d'amore che inumidì le guance di intere platee,il film si indebolisce , si fa prevedibile e stanca.L'autore di "Lawrence d'Arabia" mette la sua grande capacità di grande narratore al servizio della sceneggiatura qua e là cosparsa di lacune di Robert Bolt,Omar Sharif sgrana gli occhi tutte le volte che può,Julie Christie è bellissima,ma il suo personaggio non è curato soprattutto nell'ultima parte,e Rod Steiger si rivela il migliore del cast in un ruolo connotato negativamente.L'avventura tragica di un buon uomo schiacciato dai moti della Storia,ai quali non sa o non può opporre altro che un'ostinazione volenterosa per non saper compiere una scelta fino in fondo,è quello che interessa sottolineare a Lean:molto amato dagli spettatori,che gli hanno tenuto un posto nel cuore,ha il suo meglio nella scena in prefinale che vede Zivago trovare la morte per strada,inseguendo inutilmente il suo sogno.Qui,onestamente,c'è da commuoversi:ma ci sono troppi sbalzi nel racconto,troppe cose tralasciate,pur tenendo conto della lunghezza del testo originale,per renderlo un grande film.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta