Regia di Gordon Douglas vedi scheda film
Il capitano Richard Lance (Gregory Peck), ritenuto (ingiustamente) colpevole della morte del tenente Holloway (Gig Young) dalla truppa e dalla sua ragazza (Barbara Payton), viene inviato dai superiori con un manipolo di soldati dai comportamenti e dalle personalità poco raccomandabili a presidiare un avamposto dall'avanzata degli indiani.
'L'avamposto degli uomini perduti' è un Western sottovalutatissimo - il Mereghetti gli appioppa una misera stella come un cinepanettone qualsiasi mentre il Morandini lo definisce un ''Western di stampo tradizionale con un buon cast e molti luoghi comuni'', tanto per citare i due dizionari più conosciuti - ma, pur concordando in parte con il giudizio del secondo, poiché se i pellerossa sono visti come i 'cattivi' per antonomasia in un momento dove il genere, pur con qualche eccezione - 'L'amante indiana' - era ancora lontano da un approccio revisionista delle figure dei nativi ed il comandante è ritratto come il tipico ufficiale tutto d'un pezzo, 'Only the Valiant', come recita il titolo originale, è un film precursore dei tempi per quanto riguarda la descrizione della variegata fauna umana di cui è composto l'esercito americano, fatto di tagliagole, uomini senza scrupoli, sfaccendati e ubriaconi, ai quali viene affidata tale missione disperata.
L'eterogeneo gruppo, dal quale spiccano il caporale dedito alla bottiglia interpretato da Ward Bond e il soldato di cavalleria reso da Lon Chaney Jr, appare come un anticipatore della 'Sporca dozzina' aldrichiana, dove un manipolo di delinquenti viene inviato in un luogo con la grossa consapevolezza che molti di loro non torneranno.
Gordon Douglas padroneggia con mestiere il film e dà il meglio nelle scene degli attacchi degli indiani, costruiti con grande perizia e tensione man mano che il drappello di militari si assottiglia sempre più, fino al classico 'arrivano i nostri' risolutore della spinosa situazione, grazie più che ai soldati in sé all'arrivo con essi della mitragliatrice che falcia inesorabilmente il nemico in soverchiante maggioranza.
Da riscoprire.
Voto: 7 (v.o.).
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