Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Il rifiuto categorico di adottare nella forma espressiva segni e simboli tradizionali è proprio di due categorie: il genio ed il pazzo. Lungi dal dire che Pasolini appartenesse alla seconda, mi limiterò a sostenere che, in cuor mio, certo non è un genio. Non lo capisco, e così sia. Il Teorema qui esposto è qualcosa che ha a che fare con la religione (ma non ci arrivo! che strazio - o è forse esposto capziosamente o privilegiando l'estetica sui contenuti, o semplicemente MALE?): è qualcosa a proposito di una rivelazione, di un messia che giunge in Terra e sconvolge la vita dell'umanità. Di più, non ci ho capito. Troppo difficile (troppo arguto?), alla fine viene da chiedersi soltanto se questo ci è o ci fa. A me, mi fa.
In un'agiata famiglia borghese arriva un ospite. Il ragazzo ben presto seduce tutti, anche carnalmente: padre, madre, figlio, figlia e cameriera. Quando se ne va, tutti rimangono sconvolti per la perdita. Una vecchina intanto comincia a pregare lo sconosciuto, che levita su un tetto.
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