Regia di Otto Preminger vedi scheda film
L'ennesima prova che il cinema americano era asservito alla propaganda politica oppure che gli americani sono tutti eroi dal patriottismo eccelso. Scegliete voi. Un buon Cooper, una pellicola che si lascia guardare ma senza eccessivi entusiasmi.
Vorrebbe apparire come una critica all'ottusità militare americana, è piuttosto una celebrazione (l'ennesima) del mito americano con tanto patriottismo in chiave patetica e una giuria di militari che appare inflessibile ma di fatto cede alle lusinghe della demagogia. Le gerarchie militari vengono presentate come ottuse ma rispetto a cosa? Ad altri comparti militari. L'apertura finale quindi chiude un cerchio diverso da quello che aveva aperto. Gary Cooper si fa il suo, il suo personaggio risulta essere ispirato ad uno reale sebbene appaia difficile credere che le elucubrazioni di William Mitchell su Pearl Harbor potessero prevedere con tanta accuratezza i fatti che si verificheranno nel prossimo futuro. Almeno in quello del film perché la regia di Preminger sapeva bene cosa sarebbe accaduto e, in tal senso, appare giocare appositamente un ruolo di mitizzazione del personaggio di Mitchell.
Film con una buona tensione processuale, un discreto Cooper ed una sceneggiatura che funziona.
Nulla di eccezionale comunque, da Preminger ci si sarebbe aspettato di più.
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