Regia di John Carpenter vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 72 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS - La Carrosse d'Or a JOHN CARPENTER. Una misteriosa nave spaziale perfora la barriera atmosferica terrestre e precipita sul pianeta. Dall'azione successiva, in cui un elicottero sorvola le lande ghiacciate dell'Antartide alla affannosa ricerca di un cane da slitta da abbattere, che a sua volta fugge determinato a rimanere in vita, comprendiamo dove l'oggetto alieno è andato a cadere, seppellendosi alla vista tra le nevi eterne del luogo.
Quel cane viene salvato dal gruppo di una base americana, mentre i due inseguitori norvegesi rimangono entrambi uccisi. Sulla loro pelle, gli uomini del gruppo Usa scopriranno presto il motivo per cui il cane doveva essere abbattuto: al suo interno interagiva un essere alieno mutante, velocemente adattabile ai vari esseri viventi utilizzati come cibo di sostentamento e cavie da trasporto. Per gli uomini della missione sarà l'inizio della fine: un percorso infido ove i superstiti non sapranno più di chi fidarsi, e il dubbio di essere stati presi dall'alieno diventa un enigma costante ed indecifrabile, utile a far vacillare il sistema nervoso dei sempre più spauriti e diffidenti superstiti.
Forte di un budget finalmente degno della fama del suo amato autore, La Cosa fu il remake del classico di Howard Hawks "La cosa da un altro mondo" (1954). Alla sua uscita, a poco tempo di distanza dal cult ET di Spielberg, caposaldo della fantascienza ottimista e dei buoni sentimenti ad uso e consumo della famiglia, il film di Carpenter fu un fiasco clamoroso: troppo violento, ironico fino ad ostentare una comicità assurda giudicata fuori luogo, La Cosa si guadagnò gli onori solo col passare degli anni, divenendo un caposaldo fondamentale della fantascienza orrorifica tornata in grande stile qualche anno prima con l'Alien di Ridley Scott.
Carpenter - che gioca sulla suspence e sull'enigma portato alle estreme conseguenze nel finale magistrale, tra i più ambigui e sospesi che si ricordino - si avvale di un tripudio di effetti meccanici che appaiono pertinenti e forti ancora oggi, schiavi come siamo dell'informatica sempre più realistica e vera, a danno di una creatività meccanica di origine artigianale che oggi purtroppo, in tempi di digitale e virtualità sempre più incontrollate, fa sorridere e ci ricorda quanto diventiamo vecchi.
Concepito come una sorta di primo capitolo di una "trilogia sulla Apocalisse", a cui sarebbero dedicati successivamente i film "Il signore del male" e poi il capolavoro "Il seme della follia" , La Cosa si giova di pertinenti musiche incalzanti composte ed orchestrate da Ennio Morricone, che risultano assai appropriate alla generosa produzione di genere di cui presto il maestro Carpenter sarebbe diventato uno dei più dotati, illustri rappresentati.
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