Regia di William Wyler vedi scheda film
Wyler anche in un titolo sottovalutato brilla, come brilla la Streisand in questo bel musical-classico dall'impianto easy ma con il fascino eterno del grande cinema americano che fu. 7,5 INTENSO
Funny Girl è edulcorato e rassicurante (fino ad un cero punto però...), ma così ben girato e interpretato alla grande da risultare oltre che irresistibile anche malinconicamente un richiamo al cinema americano estinto. Una Hollywood 'superata', dove la fiction dominava la realtà in un tripudio scenografico ricreato magistralmente nei dettagli e nel rispetto dello stupore dello spettatore. Se alla 'confezione' poi ci mettiamo un gigante come Wyler (al suo penultimo film), i giochi sono fatti! Il grande director gestisce i sets magistralmente, razionalizzando al massimo gli spazi, sia grazie al passato teatrale ma anche ad una sopraffina conoscenza della tecnica cinematografica: entrata in scena degli attori, montaggio interno, linee di ripresa, selezione perfetta del taglio dell'inquadratura. Così il dolly sul 'Lago dei Cigni' entra nella storia del cinema con una dinamicità, un movimento modernissimo che non ha niente da invidiare ai moderni videoclip. E per concludere il giudizio su questo (forse) ultimo musical-classico, non si può non sottolineare la presenza della Streisand nella prova della vita, in un crescendo emozionale esplosivo fino alla conclusione in assolo, tremendamente buia e commovente. Più Sharif, più le coreografie intriganti (del futuro regista Herbert Ross), più la fotografia di Harry Stradling, più il sogno della classica favola 'dalle stelle alle stalle', più una sentita e triste istantanea del lavoro dell'attore, quindi? Da vedere sicuramente.
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