Regia di Douglas Trumbull vedi scheda film
Interessante film di fantascienza ecologista, molto più dalle parti di Spazio 1999 che da quelle di Guerre Stellari. il regista è abile nel condurre un film che per tre quarti viene interpretato da un unico attore, coadiuvato - se così si può dire - da due robot. Ciononostante la pellicola scorre bene e non si impantana mai. Da notare è anche la fantasia di sceneggiatori e scenografi quanto alle tante piccole trovate tecnologiche o più semplicemente di ambientazione spaziale.
Non si può ora fare a meno di menzionare la tematica ecologista. Il film è appunto un forte monito per la difesa dell'ambiente naturale sulla Terra, il quale è fortemente compromesso dall'attività sconsiderata dell'uomo. Nel film essa ha anzi distrutto ogni forma di vegetazione. Il messaggio e l'ammonimento non sono però didascalici, ma espressi con buon senso attraverso tante situazioni durante lo svolgimento della trama. Il film è anche privo di certi eccessi dell'ecologismo moderno, come la totale denigrazione dell'uomo di fronte alla natura, o la sua totale parificazione ad essa. Il protagonista (un bravo Bruce Dern), rimasto solo, sente infatti la mancanza dei suoi compagni di navigazione e soffre una tremenda solitudine. Inizia ad inventarsi strani giochi, si affeziona un po' troppo ai robot, e parla da solo. Sente anche un forte rimorso per aver ucciso uno di loro che tentava di distruggere il bosco artificiale.
E' un film ben condotto che si segue volentieri, il cui unico vero difetto sembra essere il finale, che non mi è piaciuto. Musiche di Joan Baez.
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