Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
E' praticamente una commedia, con lieve umorismo, ironia, e un po' di suspense. La parte da leone la fanno i due protagonisti, entrambi bravi e calati bene nella parte. Cary Grant è perfetto nella parte dell'uomo che piace molto alle donne, ma che le tratta con sufficienza e con un po' di superiorità (il che non fa che aumentare il fascino che ha su di loro...). Grace Kelly, stupenda, riesce molto bene impersonando la donna innamorata e gelosa, ma anche orgogliosa, che stuzzica e punzecchia alternatamente l'uomo oggetto dei desideri. Hitchcock, regista del giallo e del brivido, si dimostra qui - come in altri film - molto capace anche nel rappresentare le dinamiche del corteggiamento e della coppia, che in teoria sarebbero fuori dal suo ambito. Ma il maestro era appunto un maestro. Nello stesso discorso rientra anche l'ambigua seduzione che cerca di esercitare sul protagonista la figlia del partigiano zoppo. Non è tra i capolavori di Hitchcock, ma è sicuramente un film molto piacevole e scorrevole, che diverte anche un po'. Anche il regista, pur con la sua consueta classe, intendeva girare secondo me un'opera leggera. Il montaggio alternato di Grant che amoreggia con la Kelly e i fuochi d'artificio è un accostamento talmente smaccato (non occorre essere un Ejsenstein per accorgersene) che può essere ricondotto all'umorismo e all'ironia di cui si parlava. Ambientato in una Costa Azzurra da sogno.
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