Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Tra i film importanti di Hitch, è forse quello che raccoglie opinioni più contrastanti. C'è chi afferma che sia stato un'iniziativa che forse aveva deluso lo stesso regista mentre ci stava lavorando,chi gli rimprovera di giocare fin troppo sul registro brillante,mentre molti lo amano incondizionatamente. "Caccia al ladro" è un divertissement di un grande director,che scelse due tra gli interpreti che preferiva per realizzare un giallo rosa elegante,sinuoso,al quale non difetta la suspence,seppur non così "carica" come quella creata in altri titoli prima e dopo di questo. Ben illuminati da una fotografia di sfavillante bellezza nell'illustrare chiaroscuri e colori, Grant e Kelly sono affascinanti e intraprendono un gioco di seduzione a carte semiscoperte,con l'interrogativo girato allo spettatore circa la presunta colpevolezza o meno del "Gatto", re dei ladri che ha cessato l'attività una volta per tutte.Ambientato in una Costa Azzurra che all'epoca rappresentava l'apice dell'agio e della vacanza di lusso,il film è forse davvero un'anomalia nella filmografia hitchcockiana,probabilmente per il suo rifarsi senza fatica al cinema mainstream hollywodiano,quasi a sottolineare la propria distanza dal medesimo,mentre realizza un lavoro adeguato alla grande industria americana.Apprezzato il film,resta l'inquietudine che trasmettono le immagini di Grace Kelly che guida veloce sui tornanti che anni dopo ne videro la tragica fine anni dopo:certo,però che nessuno avrebbe potuto prevedere un amaro capriccio della sorte come quello.
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