Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Un ritratto della vita delle baracche. Quella che in parte ci aveva già stupendamente mostrato PP Pasolini in Accattone. Ma qui disegnata con tanta cattiveria, una totale assenza di etica e sentimenti da risultare grottescamente comica. Gli istinti animali, anche i più bassi vengono soddisfatti, senza limiti e senza inibizioni, non ci sono parenti o amici, c’è l’IO ed è l’unica cosa che conta.
Nino Manfredi è spettacolare e ad oggi è il suo ruolo che più mi è piaciuto, è cinico e violento. Il giusto capofamiglia.
Roma ci viene appena mostrata in lontananza, il film potrebbe essere in qualsiasi città italiana, dando al tutto un senso nazionale e non locale, anche il fatto che i protagonisti siano pugliesi è solo a rappresentanza di tutti gli immigrati dal sud dell’epoca.
Un film duro, che nasconde dietro qualche sorriso un senso di fastidio e di amarezza.
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