Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Ettore Scola mette in scena una sorta di "pieces teatrale"sul degrado delle baraccopoli romane,e lo fa andando oltre l'unpolitically correct in una voluta abominevolezza.Questo film è di una genialita' irripetibile che rompe le comuni barriere del perbenismo, addentrandosi in territori sconosciuti al cinema italiano di quel momento.La famiglia Mazzatella è il contraltare del sogno piccolo-borghese anche se i componenti della "casa" ambiscono inconsciamente ad un elevazione sociale,ma si tratta solo di un fugace sogno del patriarca-despota,tutto è amalgamato in un crescendo di laidezza e bruttura quasi innato,i poveri di Scola sono la nemesi dei poveri poetici ed elegiaci di De Sica e Pasolini.
Scola in questo film è padrone incontrastato della regia,immagini e storia sono di una "schifosa" potenza visiva,la sceneggiatura rasenta la perfezione e accantona l'edulcorato,tutto cio' e accompagnato da una perfetta colonna sonora dai toni populisti del maestro Armando Trovajoli.Le facce dei "Mazzatella's" sono di quelle introvabili oggigiorno,esse sono la metafora di un suburbio di pasoliniana memoria,dove si è portatori di una cultura di tipo antropologico insita dento di te, questa "varia umanita'" è integrata in un microcosmo che appartiene solo ad essa,in cui ci si azzuffa,ci si accoppia,e ci si deruba l'un l'altro per una lotta alla sopravvivenza.Chi muove i fili di tutto cio' è il "padre padrone" Giacinto Mazzatella l'incarnazione sublime del reietto in una sorta di "discarica umana",Nino Manfredi ci offre qui una delle migliori interpretazioni della sua carriera nella quale è un portabandiera dei "rifiuti della societa'"di quelli che la classe sociale e politica fanno finta di non vedere(e sapere),Scola ha invece avuto il coraggio(e l'intelligenza) di mostrarci tutto cio' in un autentico capolavoro del grottesco ingiustamente ignorato da una certa "intellighenzia" e dal resto del nostro cinema."Brutti,sporchi e cattivi" è l'esempio di un cinema raro nel nostro paese,un modo geniale per sferzare un attacco al sogno "piccolo borghese"che ormai aveva preso piede nella vita di tutti,i Mazzatella sono invece l'altra faccia della medaglia ,quella lurida e cinica che è parte di tutti ma che per snobismo tutti rifiutano.Un film unico,geniale e riuscitissimo,che in alcuni momenti fa ridere a crepapelle,ma anche riflettere e ricordare un mondo che(forse) non esiste piu',questa pellicola è secondo me un "gioiello" da rivalutare e da far vedere ai giovani d'oggi aspiranti "tronisti" e "veline",chissa' se riuscirebbero a cogliere i significati profondi che questa pellicola trasmette........
Giacinto Mazzatella è un patriarca ubriacone e dispotico che vive con una decina di parenti tra cui moglie,figli e nipoti,questi abitano tutti in una baraccopoli romana,lo scopo di Giacinto è quello di preservare i suoi soldi dalle mire dei suoi parenti,per fare un dispetto alla sua "tribu'" si porta quindi in casa un "puttanone" dal cuore d'oro,per vendetta i parenti cercano di avvelenarlo ma Giacinto ha la pelle dura......
IL maestro Trovajoli offre una lodevole sonorita' dai toni veraci perfetta per quel contesto.....Cult.....
Dirige in modo egregio e caustico un ottimo ritratto di una grottesca ed irresistibile "umanita' varia",film cosi' sarebbe impossibile girarli oggi.Ammirevole......
Grandiosa interpretazione,il suo personaggio sembra davvero una parte integrante dei rifiuti della baraccopoli,un uomo dispotico che riesce a muoversi a suo agio in un mare di "monezza".Fenomenale....
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