Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Spielberg finalmente ha dato vita a un incubo vivissimo, ed è tornato a essere il grande regista diun tempo, quello che sa materializzare i fantasmi più cupi, suscitare la commozione più intensa, tratteggiare perplessità, inquietudini, maturazioni, Schindler's List è certamente il film più teso, compatto e coinvolgente diretto da Spielberg nell'ultimo decennio. Sulla carta la storia di Schindler sembra facile. In realtà, la sua traduzione cinematografica è piena di trabocchetti: primo fra tutti, quello della retorica, in agguato con le immagini dell'Olocausto, con una rappresentazione schematica dei nazisti da una parte e del "buon" Schindler dall'altra. Ma non c'è retorica in questo film. Schindler non è né buono né cattivo; è un tedesco che ama la bella vita, è l'ennesimo ragazzo di Spielberg, che si trova di fronte a immagini tremende e inaccettabili. Un film costruito con virtuosismo e commozione su sequenze lunghissime e complesse, dove il disorientamento iniziale piano piano dà corpo a una tragedia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta