Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Un Olocausto in bianco e nero, ma col “colore” che non ti aspetti (bradipo68). Caldo e accogliente quando all’inizio vengono celebrate le funzioni religiose ebraiche. Poi una lunghissima (ma comprensibilissima) assenza (come poteva dipingere gli affreschi macabri di un periodo buio, in tutti i sensi ?) interrotta solo dal ricordo d’un’infanzia spezzata (vedasi l’epilogo della bimba col cappottino rosso). Infine, alcune candele, prima, e un’ultima affettuosa e simbolica carezza (a Gerusalemme), poi, lo riportano in vita, su questa bella, indegna terra.
Un film bellissimo Schindler’s List. Forse (lo sottolineo) il migliore mai realizzato sull’Olocausto. Sembra tutto perfetto: a partire dall’eccezionale recitazione di 2 (purtroppo ex) grandi attori - L.Neeson e R.Fiennes (memorabile il loro duetto sul significato del “Potere”; misericordia per l’uno, soggiogamento per l’altro) - messa al servizio di un realismo crudo e commovente, appena appena edulcorato da una colonna sonora (di J.Williams) così struggente e graffiante da lasciare cicatrici nell’anima.
Perché allora negare al film il massimo tributo (le 5 stelle)?
Non per le sue rare sbavature (come l’artefatta disperazione finale di Schindler). Piuttosto, perché mi sento di condividere il ragionamento di pgll. Bisogna guardarsi dal razionalizzare il Male come una forza occulta che si impossessa dell’uomo e lo rivitalizza di una follia perversa e ben visibile ad occhio umano (sebbene sembra che quello di A.Goeth fosse realmente un caso da manicomio criminale). Il Male è un germe endemico e terribilmente insidioso. Non se ne rimane immuni (o comunque non del tutto compromessi) per il solo fatto di condividere con altri certe scelte e responsabilità; per la convinzione di essere solo piccoli ingranaggi di una macchina che è qualcun altro a muovere.
Certo sono convinto che non sia stato questo il messaggio che Spielberg abbia voluto trasmettere, ma l’insidiosissimo rischio che questo sia passato ugualmente stempera non poco il vigore delle sue buone intenzioni (che pure sono ciò che salvano il film, a dispetto del risultato e dei premi vinti: maso).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
D'accordo, ma è anche vero che è difficile giudicare la scoperta di una parola pesante come "scusa" se non se ne fa diretta esperienza personale. Esistono parole che pesano: oggi viviamo in una società che sostiene il primato xdell'azione sulla parola, mentre essa è l'unica peculiare maglia anulare che sostiene la memoria delle nostre azioni e del nostro passaggio, in definitiva. Mentre Schindler piange tutti tacciono, mentre lui si dispera: non credo sia una sbavatura, un artificio di facile retorica, bensì la ricerca inappagata della parola giusta che sistemi la situazione come accade per la maggior parte delle esperienze che facciamo. Coltivare la memoria significa coltivare la parola, in quanto un giorno essa apre a un baratro oscuro, e li si vedrà se avremo appreso il segreto del volo, o se cadremo.
Ciao giuseppedimarco94, grazie per il commento. Guarda, secondo me la scena del commiato di Schindler è davvero un po' artificiale e fuori luogo. In fondo Schindler non aveva mai espresso (quanto meno esternamente, col proprio modo di fare) il turbamento interiore che pur avrà provato in più occasioni: è sempre stato composto, apparentemente insensibile (anche se poi reclutava operai anche tra coloro che lo supplicavano, ma senza volerlo dare a vedere, così da mantenere "integra" la sua immagine). E' vero, quindi, che ha dimostrato nei fatti (quasi mai a parole) quale fosse la sua morale...ma di qui ad abbandonarsi pubblicamente ad una sincera (intima direi) disperazione ce ne passa. Sarebbe stato più credibile/coerente se se ne fosse andato (senza chiedere pubblicamente scusa: lo aveva già fatto con le sua azioni) nello stesso modo in cui ci era stato presentato all'inizio; sicuro di sè, ma, stavolta, riconciliato con se stesso; con quei demoni interiori che, sconosciuti per buona parte della sua esistenza, avevano iniziato a perseguitarlo da qualche tempo a questa parte. Ciao! :)
Commenta