Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Chiariamoci ... il film è molto bello, girato con una mano sicura e scrupolosa, molto bene interpretato con una fotografia eccellente. Con alcune scene che straziano il cuore, come la bambina con il cappottino rosso o il finale, sotto il cielo azzurro di Gerusalemme. Da cinque stelle insomma! Ma c'è un problema, ed è un dispiacere che non sia stato "notato" dagli autorevoli critici del sito (perchè altrimenti non avrebbero dato le cinque stelle). Non è storico anzi, distorce la storia al proprio uso e consumo consolatorio e spettacolare.
La drammaticità della Shoah, ed in qualche modo la sua unicità, non fu solo nelle "azioni" (uccidere persone) nei numeri (quanti milioni vennero uccise) e la motivazione della loro uccisione (razzista); fu anche nelle modalità psicologiche che spinsero centinaia di migliaia di persone a credere in un progetto delirante ed a lavorare alacremente perchè esso venisse realizzato. Invito tutti a leggere "La banalità del male" di Hanna Arendt che analizza filosoficamente il concetto di male appunto, ma con un taglio critico che non dimentica mai la "spersonalizzazione" del male stesso avvenuta sotto il Nazismo. Tornando al film quale è la pecca imperdonabile ... Amon Goeth. Essendo lui uno fra i personaggi più importati, e maggiormente caratterizzati, lo spettatore viene portato a pensare che i nazisti fossero dei folli e che alla pazzia si devono i milioni di morti della Shoah. Ed io allora grido....nulla di più sbagliato. E' facile, consolatorio per chi è rimasto e non è prontamente intervenuto (vedi la richiesta della comunità ebraica americana e non di bombardare Auschwitz già nel 1944) , spettacolare per chi dirige ed interpreta. La Shoah fu una vera e propria catena di montaggio della morte dove tutti gli attori si sentivano in pace con sé stessi avendo obbedito ad un ordine superiore. Dove un gruppo di burocrati maniacalmente teneva il conto delle vittime, che non erano "proprie" vittime ma quelle del "sistema". Perchè burocrati si sentivano non assassini. Di Amos Goeth la storia ne segnala veramente pochi mentre di Eichmann molti. E Steven Spielberg non avrebbe dovuto commettere un errore così grave. Anche se è evidente dalle sue opere successive di "tema" simile (Munich) egli si senta e ragioni prima da Americano poi Ebreo
John Williams è una certezza. Fra i migliori compositori contemporanei. Di solito però scrive pezzi molto diversi (penso a Star War Saga o Indiana Jones), più complessi e con orchestrazioni al limite della Brass Winds (trombe, tromboni corni sono spesso protagonisti), Qui compone un tema delicato e malinconico fantastico
Qui se la cava bene, anche se resto dell'idea sia un attore mala pena sufficiente
Bravissimo nella caratterizzazione del personaggio più azzeccato (un burocrate appunto, come i suoi nemici)
E' un attore fantastico! A mio avviso uno dei migliori della piazza ma non so se per colpa sua o di altri con una carriera talmente altalenante che le montagne russe di Mirabilandia sono niente al confronto.
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