Espandi menu
cerca
Schindler's List

Regia di Steven Spielberg vedi scheda film

Recensioni

L'autore

bradipo68

bradipo68

Iscritto dal 1 settembre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 267
  • Post 30
  • Recensioni 4749
  • Playlist 174
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Schindler's List

di bradipo68
10 stelle

Un Olocausto in bianco e nero ma col colore che non ti aspetti.Spielberg dal punto di vista del talento filmico è probabilmente uno dei figli maggiormente dotati di questo pianeta ma non sempre ha messo la suddetta capacità,baciata quasi sempre da successo planetario,al servizio dell'arte cinematografica.Spiegandomi meglio direi che è un uomo degli Studios che ha fatto del cinema commerciale il suo credo,pur potendo fare molto altro e anche molto meglio.Ma il caso ha voluto che i progetti ai quali teneva di più sono quelli che hanno riscosso meno in temrini di incassi al botteghino.Perchè,mettiamoci il cuore in pace,il più delle volte i capolavori dell'arte cinematografica sono assai lontani dai gusti del grosso pubblico.Questo film è la testimonianza più acuta di quello che ho appena affermato.E'un film giustamente premiato all'Academy Awards ma non vorrei fosse stato premiato per la ragione sbagliata.Non vorrei che fosse stato così premiato dai parrucconi hollywoodiani solo perchè fa figo solo il trattare la tematica della Shoah e non per come è stata narrata questa vicenda.Perchè qui a scanso di equivoci si respira aria di capolavoro e di genialità nella trasposizione su pellicola della storia del commerciante cecoslovacco Oskar Schindler.Già dall'inizio vediamo che è difficile catalogare con precisione buoni e cattivi:o meglio abbiamo dei cattivi tout court,nazisti psicopatici e gente come il nostro Schindler che galleggia nell'assenza di ideologia ma cerca solo un tornaconto personale.E gli ebrei presentati all'inizio del film non fanno granchè per diventare simpatici,per essere considerati semplicemente delle vittime come in realtà sono.Il genio di quest'opera risiede nel virare tutta la fredda cronaca dell'occupazione nazista,del rastrellamento del ghetto,dei campi di sterminio,tutti raccontati con sequenze assolutamente magnifiche girate come il dio del cinema comanda,al melodramma di stampo hollywoodiano senza per questo inciampare nelle trappole retoriche in cui spesso cade.Spielberg descrive personaggi che evolvono durante il film:il nazista schizofrenico Goeth vedendo Schindler ha come un sussulto di dubbio riguardo alla sua ideologia arrivando persino a perdonare come un deus ex machina chi ha mancato,il contabile polacco di Schindler(un magnifico Kingsley)che all'inizio mal sopporta Schindler e il suo tanto sbandierato edonismo poi ne diventa braccio esecutivo perfetto,lo stesso Schindler da losco intrallazzatore comincia a capire che il nazismo e la sua ideologia non fanno per lui e comincia con le sue armi (soldi e corruzione degli ufficiali) a cercare di preservare dallo sterminio quanti conosce con l'aiuto del suo fido contabile ebreo.E gradualmente comincia a capire di avere una missione perchè ha la possibilità di salvare vite umane,una missione resa ancora più angosciante dalla compilazione della lista di quelli che possono essere salvati(Ma fuori resta l'abisso come dice il contabile).Arriva a piangere per non aver venduto la macchina o una spilla che avrebbero salvato altre vite umane prima di abbandonare la scena con la sua divisa a righe da deportato per non incorrere in guai più seri.Spielberg riesce a fondere mirabilmente lo scenario storico universale con l'universo privato e il suo stile lascia il segno.Sceglie un prologo e un epilogo a colori mentre il film è in un abbacinante bianco e nero per sottolinearne purezza stilistica e pathos con un unica concessione di colore(una bambina col cappottino rosso vista da Schindler).Il regista sottolinea la distorsione del nazismo che se nei gradi alti di comando è distorsione ideologica ,in molti ufficiali è solo brama di uccidere proditoriamente,solo bisogno estremo di dimostrare il proprio potere facendo esecuzioni sommarie così solo per il gusto di uccidere.Esemplificativo del discorso sul potere è il confronto tra Schindler che esercita il suo potere corrompendo e badando solo al lato economico esibendo come status symbol i suoi bei vestiti e il suo successo economico e la figura di Goeth(un sublime Fiennes)che vorrebbe diventare come l'altro,vorrebbe persino le sue camicie,ma può esercitare la brutalità del proprio potere solo uccidendo dall'alto della sua dimora col fucile a cannocchiale o sparando alla nuca a bruciapelo.L'epilogo a colori è di quelli che fanno male:una fila quasi interminabile di persone,di reduci dai campi di concentramento di cui si è parlato nel film ,i superstiti tra i personaggi di cui si è narrato nel film e i loro discendenti rendono omaggio alla tomba di Schindler mettendo una pietra sulla sua lapide,ogni pietra sulla lapide è una lacrima che scende......

Su Beatrice Macola

brava

Su

molto coinvolta

Su Caroline Goodall

brava

Su Ralph Fiennes

fiugra di nazista psicopatico che non si dimentica

Su Ben Kingsley

contabile ebreo polacco che resta impresso per un lavoro di cesello sulla recitazione e la gestualità

Su Liam Neeson

un ottimo protagonista

Su Steven Spielberg

senza dubbio il suo capolavoro

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati