Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Meraviglioso, semplicemente. L'approccio è quello di scuola americana, ritmo serrato, indagini avvincenti su uno sfondo sociale, con un velo di omertà che lentamente si disvela per mostrare come dietro tutto ci sia proprio quella bestia nera che tormenta il protagonista e che, per la prima volta, farà capolino nel cinema italiano proprio attraverso questa pellicola: la camorra.
E', dunque, un film impegnato e con numerose scene che potrebbero essere citate testualmente per descrivere l'attuale situazione politica, non a caso il soggetto porta la firma di Francesco Rosi, uno che ci ha sempre visto lontano. A segnare la distanza tra capolavori come questo e i filmetti da due soldi che passano oggi, c'è in sunto la stessa differenza che passa tra il Cinema con la maiuscola e quella sorta di ufficio di collocamento per mestieranti più o meno bravi che rappresentano attualmente il made in Italy attraverso i vari Muccino e Benigni. Sceneggiatura impeccabile con la collaborazione di nomi eccellenti come Susi Cecchi D'amico e lo stesso Zampa, attori di buon livello, una cura per i dettagli che pesa nell'economia finale come la scelta di attori che parlano il dialetto locale (pensate oggi che il siciliano o il napoletano vengono messi in bocca ad attori romani o milanesi), insomma c'è tanto da vedere, malgrado il passare del tempo la pellicola conserva tutta la sua efficacia e si guarda con estremo piacere e fludità.
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