Regia di Beau J. Davis vedi scheda film
Un action movie a basso budget non molto riuscito. Abbastanza banale e a tratti noioso.
Val la pena guardarlo soltanto per il carisma e la presenza nel cast di Brandon Lee (figlio di Bruce), qui piuttosto giovane e piacevole.
La trama, a causa di una sceneggiatura povera di idee e dalla struttura semplicistica, non è gran cosa. Sembra sviluppata alla meglio mentre cuce con mediocre impegno e uno stile televisivo spunti convenzionali e abusati, con risvolti molto prevedibili.
Il ritmo è discontinuo e non riesce a mantenere sufficientemente alta l'attenzione dall'inizio alla fine. In certi momenti si sbadiglia.
Buoni i dialoghi se non altro, suggestive le coreografie e ambientazioni africane, ma la messa in scena offre una serie di lunghi inseguimenti e sequenze d'azione monotone - memorabile, tuttavia, quella in cui il protagonista casca di colpo dal soffitto sul tavolo di gente che neanche conosce, augurandole ironico un "bon appétit"- che trovano respiro grazie alla simpatia viscerale della battute che si scambiano continuamente i due protagonisti principali. Hanno un rapporto di odio e amore e le loro scaramucce verbali sono alquanto gustose ed esilaranti. Soprattutto se si guarda il film in lingua originale, poiché la traduzione dall'inglese all'italiano non è sempre fedele al reale significato. Senza contare i toni differenti assunti attraverso il doppiaggio.
Es.
"Such a gentleman!" (Che gentiluomo!)
"Such a bitch!" (Che troia!)
Brandon Lee e Debi Monahan sviluppano buon affiiatamento e alchimia sul set.
Lui, brillante e affascinante, ricorda, anche se molto vagamente, James Bond e, per la prima volta, non ha dovuto ricorrere alle arti marziali nelle scene d'azione, ma a semplici lotte e scazzottate. Lei, una sexy girl ambigua e leziosa, (a sentirla parlare in lingua originale sembra una vera oca!) seduce il suo collega e compagno di viaggio e avventura.
Un home video guardabile e sicuramente una piccola chicca per gli ammiratori di Brandon Lee.
Apprezzabile nel cast anche la presenza di Ernest Borgnine.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta