Regia di John McTiernan vedi scheda film
Più che un film di spionaggio, un action movie allo stato puro, in cui è la mossa a sorpresa a far procedere la storia, trasformando una questione diplomatica in un giallo ed una spedizione militare in un'indagine psicologica, tecnologica e strategica. La vicenda di "Caccia a Ottobre Rosso" corre lungo la sottilissima, ma profonda crepa che il pensiero individuale riesce ad aprire nella superficie di un mondo incrostato dalle logiche di potere, in cui la pace è solo un fragile accordo tra due opposti schieramenti, e la guerra un incidente sempre possibile. Il comandante Ramius incarna la coscienza autonoma che, con l'aiuto di una mente creativa, riesce a scavarsi una nicchia di libertà sconfiggendo il sistema dall'interno, con i suoi stessi mezzi. Egli, in quanto soldato, non si trincera nel dissenso teorico dell'intellettuale, bensì opera una dissidenza fattiva, in cui il ruolo della resistenza passiva è interpretato da una violenza respinta e ridiretta contro chi attacca. La lucida volontà è l'arma vincente, perché è dalla sua espressione che ogni iniziativa trae la sua forza. La riflessione, in questo film, è invece una divinità silente, che presiede all'agire dalle più recondite pieghe dell'anima, riservando a sé, per affiorare, solo i timidi spiragli aperti dal rimorso e dalla nostalgia.
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