Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Una crisi sentimentale e familiare descritta al microscopio, con un Cassavetes che si affida ad un gruppo di attori ed anche alle loro performance libere per non dire improvvisazioni, messe a frutto in maniera eccellente. Un film che riporta il regista ad un discorso suo personale di cinema indipendente, dopo delle esperienze non propriamente felici nel cinema commerciale. Un film con un lungo girato ed un cammino durato diversi mesi, tratto da un racconto teatrale dello stesso Cassavetes, mette al microscopio la vita dell'americano da sempre ritenuto vincitore, qui alle prese con un quotidiano di sentimenti che lo portano alla disintegrazione delle proprie sicurezze. L'inizio è basilare per inquadrare la vita dell'americano vincente, come è interessante l'incontro fra gli uomini nella casa delle prostitute. Singolare e determinante la parte iniziale, quando l'attore si pone davanti al suo film, scombinando già dall'inizio i punti fermi che un attore può avere.
Una storia brve, ma che conta fino ad un cetto punto
Una regia davvero rivoluzionaria e concretamente perfetta
Un volto che si spalma su tutto il film
Un volto curiosamente efficace
Bellissima ed intensa
Qui in un ruolo, ma diverrà un attore con cui Cassavetes collaborerà di nuovo
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