Dopo quattordici anni, il matrimonio tra Maria e Richard Forst sembra arrivato alla fine. Lui passa una serata con una prostituta (Rowlands), si fa ospitare in casa sua, ma al risveglio tutto si rivela sgradevole. Lei va a ballare con delle amiche e finisce per rimorchiare uno sconosciuto (Cassel). La mattina dopo Maria e Richard si ritrovano e i loro problemi sono ancora intatti...
Note
È un film girato nei ritagli di tempo, con una lavorazione che, in tutto, è durata tre anni, quasi improvvisato, quasi vero. John Cassavetes e i suoi amici mettono in scena un dramma familiare, quasi banale, quasi qualunque: assolutamente insostenibile.
In forma di piece teatrale, più claustrofobico dell'opera prima grazie all'uso del controluce e agli effetti di sfocatura e con un forte senso di dilatazione del tempo. Il metodo dell’ ‘improvvisazione controllata’ inizia a mostrare segni di cedimento ma l’attenzione del regista, attraverso la macchina da presa mobilissima, è ben concentrata...
Di "Faces" possiedo una vecchia registrazione televisiva, quando fu mandato in onda su Rai tre da Vieri Razzini, che era uno dei pochi a sostenere il cinema di qualità fra gli anni 90 e i primi 2000. Quarto lungometraggio di John Cassavetes, è sicuramente uno dei più rappresentativi della sua peculiare estetica da "cinema-verità", fatta di lunghe conversazioni in… leggi tutto
Gena Rowlands, la grande attrice che con la regia del marito fu interprete di sette film di cui almeno tre apprezzatissimi, ha ora 91 anni.
Nel 2016 le è stato assegnato un Oscar onorario alla…
Di "Faces" possiedo una vecchia registrazione televisiva, quando fu mandato in onda su Rai tre da Vieri Razzini, che era uno dei pochi a sostenere il cinema di qualità fra gli anni 90 e i primi 2000. Quarto lungometraggio di John Cassavetes, è sicuramente uno dei più rappresentativi della sua peculiare estetica da "cinema-verità", fatta di lunghe conversazioni in…
Richard (John Marley) e Maria Forst (Lynn Carlin) sono sposati da 14 anni. Si amano ancora, ma il loro matrimonio è avvolto dalla noia e dai routinanti rituali borghesi. È quasi per forza di inerzia che desiderano fare nuovi incontri, imbarcarsi in affascinanti avventure. Richard trova soddisfazione andando con Jeannie (Gena Rowlands), una prostituta di rango che gli dona la gioia…
Un uomo e una donna, seduti sulle scale che dalla camera da letto conducono al pianterreno, separati da qualche gradino e un silenzio incolmabile, rotto soltanto da mezze frasi come “mi tiri una sigaretta?”, “Da accendere?”. Dovendo partire da un'immagine per descrivere un film come questo, sceglierei questa. Non è necessario conoscere la trama per percepire la…
Il matrimonio di Maria (Carlin) e Richard (Marley) entra in crisi ,una sera lui esce con una postituta e lei trova un giovanotto in una sala da ballo.Cassavetes giro' questo film in tre anni improntandolo sui problemi umani del matrimonio.Riconosco la pesantezza e l'osticita' di tutta la pellicola,ma anche la capacita' di mettere a nudo insicurezze e angosce e di cogliere con realismo tradimenti…
Scene da un matrimonio. Un matrimonio in crisi quello tra Richard e Maria. Lui si sveglia la mattina e le dice: "Voglio il divorzio". Se ne va di casa ed incontra una prostituta con la quale passa la nottata. Lei, invece, si fa rimorchiare da un ragazzotto prestante e disinibito. Il mattino dopo, si ritrovano. Volti (Faces) è il quarto film da regista per John Cassavetes, dopo…
Film frammentario nella narrazione, dovuto anche alla genesi problematica, ma molto continuo nella carica emotiva. Non c'è mai un vero e proprio calo di tensione, Volti è un cinema "d'attori", con una psicologia dei caratteri così forte da dominare la messinscena. Il primissimo piano diventa il cardine della regia. E fra questi volti, nel caratteristico b/n, brilla la bionda bellezza, turbata…
Secondo me Ombre, il film d'esordio di Cassavetes, resta più riuscito in confronto a questo Volti: se ne avvertiva di più l'urgenza e l'improvvisazione quasi jazz del primo lavoro del regista era più rispondente alla materia ed al momento del cinema americano. Forse Volti risentì del ritardo con il quale giunse sugli schermi e del travaglio produttivo (le riprese…
“Nonostante tutti i miei isterismi, l’amarezza e la confusione dei miei sentimenti di allora, scrivere Faces è stato facile. Per metterlo per iscritto occorreva solamente la mia attenzione e il ricordo delle persone che mi avevano guastato la vita. Ne era risultato un trattamento incompleto di 215 pagine, un fuoco di sbarramento contro la classe media americana contemporanea,…
Una crisi sentimentale e familiare descritta al microscopio, con un Cassavetes che si affida ad un gruppo di attori ed anche alle loro performance libere per non dire improvvisazioni, messe a frutto in maniera eccellente. Un film che riporta il regista ad un discorso suo personale di cinema indipendente, dopo delle esperienze non propriamente felici nel cinema commerciale. Un film con un…
SEPARAZIONE IN CINQUE ATTI
Lui conosce una prostituta. Ritorno in famiglia, gioia isterica. Lei incontra un giovane e se lo porta a letto. Lui trova comprensione e affetto tra le braccia della prostituta. Insieme senza più niente da dirsi. Qualche artificio nella teatrale messa a nudo delle nevrosi non offusca le qualità del copione che offre agli interpreti, tutti straordinari,…
Probabilmente “Volti” è il film più sperimentale che Cassavetes abbia mai diretto in tutta la sua carriera. Perché è quello in cui il cineasta americano ha portato alle estreme conseguenze il suo particolare modo di fare cinema. Lo stile anticonformista di Cassavetes, cineasta sempre insofferente alle regole, forse ha trovato in “Volti” la sua…
Due coniugi di mezza età, benestanti e apparentemente affiatati, all’improvviso decidono di separarsi: lui va da una squillo appena conosciuta, lei rimorchia un giovanotto in un locale e poi tenta il suicidio; alla fine, forse, si ritroveranno. Dietro la facciata di film amatoriale in presa diretta con la realtà (scene che sembrano procedere per inerzia e non sapere che…
Quanti hanno seguito la rassegna di Ghezzi sul cinema americano degli anni '70? Appassionato di quel genere di cinema, ho avuto la possibilità di rivedere film che hanno fatto la storia del cinema e di vederne…
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Commenti (2) vedi tutti
In forma di piece teatrale, più claustrofobico dell'opera prima grazie all'uso del controluce e agli effetti di sfocatura e con un forte senso di dilatazione del tempo. Il metodo dell’ ‘improvvisazione controllata’ inizia a mostrare segni di cedimento ma l’attenzione del regista, attraverso la macchina da presa mobilissima, è ben concentrata...
commento di marco bifilm melodrammatico dalla buona sceneggiatura.
commento di IVANSELVA