Regia di Jonathan Kaplan vedi scheda film
'Love Field' - titolo originale della pellicola - è il nome dell'Aeroporto di Dallas dove la protagonista Lurene Hullet (una splendida Michelle Pfeiffer), una casalinga un po' inquieta che venera la First Lady americana, accorre il 22 novembre del 1963 per stringere la mano a Jackie Kennedy, della quale ha una venerazione, poche ore prima dell'attentato in cui perderà la vita J.F.K. e, come si suol dire in maniera pomposa, l'America la sua innocenza.
La donna, sconvolta, cercherà di raggiungere Washington per i funerali ma durante il viaggio conoscerà per caso un uomo di colore (Dennis Haysbert) e la sua bambina e a causa dei suoi modi da impicciona ne combinerà di tutti i colori.
Il film si poggia quasi interamente sull'interpretazione di Michelle Pfeiffer, qui alla sua terza candidatura andata vana (vinse comunque l'Orso d'argento a Berlino), grandiosa nel tratteggiare una donna, delusa dalla sua vita privata e dalla perdita di un figlio in gravidanza, che si identifica con la moglie del Presidente e che per i suoi comportamenti spesso sconsiderati provoca un guaio dopo l'altro, e in parte su Dennis Haysbert, ottimo come spalla della diva.
Jonathan Kaplan dirige in maniera corretta e diligente uno script che, se da un lato funziona senza intoppi per tre quarti del film tentando di dare una descrizione veritiera e credibile di un'America ancora razzista sia nell'animo sia nei fatti, dove un 'nero' è sempre visto con sospetto, tanto dai tutori della legge quanto dalla gente comune, da un altro scivola verso un sentimentalismo un po' dolciastro e buonista nell'ultima parte, dove 'i due sconosciuti' del nostro titolo finiscono addirittura per cadere l'una tra le braccia dell'altro.
Un buon film 'rovinato' in parte da un finale edulcorato.
Voto: 7.
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