Regia di Leopoldo Savona vedi scheda film
Un giallo-thriller abbastanza povero di mezzi, ma non di idee, questo La morte scende leggera, penultima regia dell'esperto di low budget e serie Z cinematografica Leopoldo Savona. Da apprezzare il tentativo di fornire un'impronta psicologica ben marcata ai personaggi, nella scrittura del copione da parte del regista e di Luigi Russo; da disprezzare invece il titolo, decisamente insulso. Un cast artistico privo di grandi nomi (Stelio Candelli, Patrizia Viotti, Rossella Bergamonti, Fernando Cerulli, Tom Felleghy) si affianca a un reparto tecnico in effetti non disprezzabile (montaggio di Otello Colangeli, fotografia di Luciano Trasatti, colonna sonora - assolutamente piacevole, sixties pop - di Coriolano Gori), che fa del suo meglio per portare a compimento un lavoro dignitosissimo e non privo di originalità, quantomeno se paragonato agli innumerevoli prodottini simili che all'epoca fiorivano sui grandi schermi nostrani. Sangue, eros, violenza, mistero, follia: pure troppo per una pellicola dalla portata effettivamente così limitata. Per il cinquantenne (classe 1922) Savona, che successivamente girerà soltanto Le due orfanelle, nel 1976, il ritiro anticipato coincide con il declino finale del cinema di genere: comprensibilmente. 3,5/10.
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