Regia di David Jones vedi scheda film
"84 Charing Cross Road" è destinato a scaldare il cuore dei bibliofili, di coloro che, nella ricerca dei libri antichi, vedono un emozionante viaggio alla riscoperta di una sorta di calore perduto, un segno tangibile lasciato, tra le vecchie pagine, da chi quelle pagine le ha create, lette o, in qualsiasi modo, amate. Questo film esalta la potenza vitale della parola impressa sulla carta, che sa essere, a volte, impregnata di un'umanità vera e pulsante. Fintanto che i volumi erano un patrimonio gelosamente conservato, essi finivano per recare in sé, per sempre, la traccia di chi li aveva posseduti, diventando custodi di una storia, e detentori di una individualità capace di resistere al tempo e a un mondo in perenne trasformazione. È attraverso i documenti scritti che si tramandano l'arte, la cultura e i sentimenti: ecco perché l'invio di una lettera o di un libro è come un dono di sé a distanza, ed è espressione della stessa generosità che si concretizza nell'aiuto pratico. Gli sceneggiatori celebrano la letteratura affidando a brani epistolari, recitati da voci fuori campo, ciò che le immagini e i dialoghi da soli non potrebbero riprodurre, come gli odori, le fantasie, ed i pensieri più profondi. Una pellicola che ha il profumo speziato del cuoio e del legno; a guardarla oggi, nell'era di internet e della telefonia mobile, questa testimonianza di un mondo pre-globalizzazione, ancora diviso tra vecchio e nuovo continente, ci giunge come una poetica riflessione sulla lontananza, e come un lirico richiamo alla cura e alla "lentezza" nella comunicazione.
Il racconto è povero di eventi, ma ricchissimo di suggestioni letterarie. Tra le citazioni si segnalano una memorabile poesia d'amore, ed il seguente brano, tratto dai Sermoni di John Donne, teologo inglese vissuto a cavallo tra il Cinquecento ed il Seicento: "Tutta l'umanità è un solo volume. Quando un uomo muore, il suo capitolo non viene strappato via dal libro, ma tradotto in una lingua più bella, e ogni capitolo deve essere tradotto in questo modo. Dio si avvale di diversi traduttori: alcuni brani vengono tradotti dall'età, altri dalla malattia, alcuni dalla guerra, altri dalla giustizia, ma la mano di Dio raccoglierà di nuovo in volume i nostri fogli sparsi, per la biblioteca in cui ogni libro resterà aperto, l'uno per l'altro."
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