Regia di Baz Luhrmann vedi scheda film
Ballroom è una di quelle commedie. E’ una di quelle commedie che dopo venti minuti sai già come andrà a finire. Intuisci i vari passaggi del canovaccio e li azzecchi tutti. Non se ne sbaglia nessuno.
Però ci si diverte comunque.
Questo primo film di Baz Luhrmann è del 1992. I fasti e i mezzi a disposizione per girare film come Moulin Rouge sono ancora lontani. Un film povero dove c’è già tutta la passione per la musica del regista che, dopo questo esordio, dirigerà anche Moulin Rouge appunto e Romeo + Juliet. Tutte e tre le prove, pur diverse l’una dall’altra, possono dirsi riuscite.
Il Pan Pacific Gran Prix è una prestigiosa competizione Australiana per quel che riguarda il ballo figurato. Il sogno di Scott è vincere la competizione. Il sogno della madre di Scott è vedere il figlio vincere la competizione. Scott ha però una forte insofferenza per i passi “obbligati”, quelli che il regolamento impone. Il ragazzo ha talento, è estroso e vuole ballare a modo suo. La vecchia guardia non può accettare queste novità e così le possibilità di Scott di aggiudicarsi il Grand Prix precipitano. Le migliori ballerine non vogliono più far coppia con lui.
Nella scuola di ballo dei genitori di Scott c’è la bruttina e inesperta Fran che come lui ama le improvvisazioni. Avete già capito tutto. Bene, il film finirà proprio come avete intuito, non potete sbagliare.
La vicenda è infarcita di personaggi e situazioni grottesche che la rendono decisamente molto piacevole, i numeri danzanti si guardano volentieri e gli attori sembrano spesso delle divertenti macchiette. C’è anche un surreale flashback sulla vita dei genitori di Scott dove il padre ricorda quasi il Joker interpretato da Cesar Romero nei telefilm di Batman degli anni ’60.
La visione risulta gradevole e veloce (poco più di 90 minuti), un ottimo film per una serata spensierata.
Dal mio blog: http://lafirmacangiante.blogspot.com/
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