Regia di Stanley Kramer vedi scheda film
Purtroppo il film non tratta del 1° processo di Norimberga, quello con gli imputati più noti ed importanti, ma uno dei processi secondari, il terzo, quello con imputati dei giudici tedeschi, e lo fa anche in modo più da fiction che documentaristico: 4 imputati invece dei 16 nella realtà e 3 giudici invece di 4; anche i nomi sono stati cambiati, tanto per tutelarsi, non si sa mai...
Il titolo italiano, una volta tanto, è più che azzeccato: i vincitori giudicano i vinti, i giudici americani giudicano i giudici tedeschi, non si sa con quale autorità, nè con quali leggi dato che i giudici tedeschi non si inventavano le leggi ma erano obbligati ad applicare quelle esistenti scritte dai politici, e non si sa neanche con quale faccia dato che anche gli americani come tutti gli alleati erano colpevoli di altri crimini di guerra (vedi Hiroshima e Nagasaki). Chi giudicava loro? Chi giudica i vincitori?
Lo dice anche il difensore nel film: "Tu quoque" in latino ovvero come fai a giudicarmi di un crimine se anche tu hai commesso un crimine?
E soprattutto con quali leggi? con leggi create dopo gli avvenimenti, e poi applicate anche retroattivamente?
E' più un processo farsa, un processo in cui si vuole far vedere all'opinione pubblica che si puniscono i presunti colpevoli, senza badare troppo a leggi e regolamenti. Un processo spettacolo diremmo oggi. Tanto valeva allora fare come nel Far West: una pistolettata e il processo è finito. Lo disse anche Churchill in un certo senso: l'assassinio di Mussolini ci ha risparmiato una Norimberga italiana.
Tornando al film, Spencer Tracy domina comunque la baracca, senza di lui sarebbe un film di second'ordine. E' comunque troppo lungo e lento in alcuni passaggi, ma come già detto tratta purtroppo solo di alcuni personaggi secondari della scena nazista, e non del processo principale e questa è senz'altro la pecca peggiore.
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