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Bullitt

Regia di Peter Yates vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bullitt

di axe
7 stelle

Il tenente della polizia di San Francisco Frank Bullitt riceve da Chalmers, uomo di legge prossimo ad entrare in politica, l'incarico di proteggere per alcuni giorni Ross, un malvivente che ha scelto di testimoniare in tribunale contro i membri di un'organizzazione criminale. Nonostante le precauzioni prese, Ross viene ucciso. Essendo le modalità dell'omicidio piuttosto oscure, Bullit sceglie di approfondire la questione; pertanto avvia un'indagine personale. Il suo diretto superiore Bennett lo appoggia; Chalmers lo ostacola. Opportunismo o malafede ? "Bullitt" è un film poliziesco diretto da Peter Yates ed intepretato da Steve McQueen, nel ruolo del protagonista. Uomo di legge dalla spiccata onestà, caparbio e coraggioso, Bullitt non si presta volentieri al ruolo di guardia del corpo assegnatogli da Chalmers, per il quale prova un'antipatia istintiva. Il futuro politicante appartiene, infatti, al bel mondo dei benestanti, popolato da lupi travestiti da agnelli, i quali amano talvolta riunirsi in consessi elitari nei quali regna un clima di spensieratezza e disimpegno. Proprio in una tale occasione, Bullitt riceve l'incarico di protezione, che tenta comunque di portare a termine, senza successo. I killers, durante la loro azione, feriscono gravemente un uomo di Bullitt, e ciò rende ancora più forte la determinazione del protagonista, il quale, dopo una breve ma intelligente inchiesta apprende che l'uomo ucciso non è, in realtà Ross, ma un altro personaggio che gli aveva ceduto l'identità. Il vero Ross, autore di un diabolico "triplo gioco", è in procinto di fuggire in Europa, sotto falso nome, dopo aver sottratto una grande somma di denaro all'organizzazione criminale. Dopo aver rischiato più volte la vita a causa dell'azione dei complici del vero Ross, Bullitt prende in mano la situazione diventando, da inseguito, inseguitore ... a tutti gli effetti ! Memorabile è, infatti, la lunga sequenza che lo mostra tallonare con una Mustang due sicari di Ross, in fuga a bordo di un altro veicolo, nelle vie e dintorni di San Francisco. Facendo buon uso della libertà di azione concessagli da Bennett, Bullitt impedisce la fuga di Ross. Ciò comporta delusione - e pesanti conseguenze a danno della futura carriera politica - per l'ambiguo ed opportunista Chalmers, il quale era pronto a "buttarlo a mare" dopo il raggiro evidentemente subito. Durante lo svolgersi dei fatti, più volte Bullitt si trova a tu per tu con la morte. Passa tempo in ospedale, tra feriti gravi e moribondi; è presente sulla scena di un crimine efferato; egli stesso uccide. Non mostra particolari animosità, ne' lascia trapelare emozioni, un po' per indole, un po', dopo tanti anni di lavoro, per abitudine. Ciò colpisce in negativo Cathy, la sua donna, la quale, con rabbia e dolore, rileva la sussistenza di tale familiarità. Bullitt ne prende atto, ma non può interrompere la propria attività. Ci sarà tempo dopo, per riporre le armi; forse. Interpreti di rilievo, oltre ad un riflessivo e taciturno Steve McQueen, sono Robert Vaughn - Chalmers - Jacqueline Bisset - l'affascinante Cathy - Simon Oakland - capitano Bennett. Il ritmo è incostante. I primi minuti descrivono l'ambientazione, mostrando un contesto cittadino nel cui caos nascono loschi intrecci di affari e potere; successivamente, la scena è dominata dalla figura del protagonista. E' Bullitt a scoprire, con una indagine rapida, descritta minunziosamente, quale realtà si nasconda dietro una ben costruita apparenza. L'azione è circoscritta a spettacolarsi sequenze, quali gli inseguimenti intorno alla metà ed alla conclusione del racconto. Buona colonna sonora, molto "americana", curata da Lalo Schifrin. Bullitt è un solido, gradevole, classico poliziesco; il protagonista chiude l'indagine, nonostante i molti intralci, i quali giungono dall'interno e dall'esterno del "sistema", cui il regista non lesina critiche; il poliziotto, è buono quando s'impegna nel suo lavoro, ma senza oltrepassare alcuni limiti. Bullitt, sfortunatamente per i suoi avversari, è di ben altra pasta ... e non si lascia imbrigliare !

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