Regia di Alexandre Rockwell vedi scheda film
Facciamoci del male, evochiamo lo spettro di Fellini a Venice, California, per proiettarlo a Venezia, Mostra del cinema. E' questo Qualcuno da amare di Alexandre Rockwell, una vacua esercitazione cinefila a partire dalle Notti di Cabiria. Però Rosie Perez (comprimaria in Fearless di Peter Weir) non fa la puttana: a differenza di Cabiria, lei a pagamento, balla solo. Ma, come lei, sogna troppo. Forse per questo ama un attore ormai smesso (Harvey Keitel), che vive di nostalgie. Né lei, né lui vedono la realtà e ciò nega loro la liberazione del suicidio. La parte del giovane innamorato sfortunato, tocca a Michael De Lorenzo, becchino che incontra il destino sul luogo di lavoro, una fossa in Anthony Quinn, affranto spacciatore di droga rimasto orfano. Fra nuove speranze (la Perez ballerina nana ma terza misura di seno) e vecchie glorie chiamate a far numero per i trascorsi felliniani (Quinn), lo spettatore si annoia perché Rockwell possa diventare famoso anche come stanco epigono di un grande regista, anziché solo come marito di Jennifer Beals. Di contorno, Steve Buscemi, travestito e Quentin Tarantino barista.
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