Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film
Esordio interessante per Robert Rodriguez, con un film a basso costo e senza attori famosi. Questo film è la dimostrazione di come si possano costruire buoni film, con una storia senza scene di sesso esplicito , con poche inquadrature ed un set limitato a due bar e al ranch del cattivo. B-movie di alto livello, con una storia d'amore accennata ma non consumata, dove naturalmente il cattivo più cattivo è l'uomo bianco. il nostro dopo avrà a disposizione i Banderas e le Hayek di turno, ma e qui che comincia a seminare le citazioni leoniane ( fare caso al modo in cui il cattivo accende i fiammiferi ) nel fatto stesso che a guardare bene il protagonista si trova straniero appena arrivato, quasi preso tra due fuochi, anche se dimostrerà subito di saper usare le armi. Le scene di sangue sono girate al ralenti , l'inizio è bellissimo con queste inquadrature dal basso verso l'alto che ingrandiscono questi messicani, che non fanno nulla per smentire lo stereotipo, infatti le guardie sono corrotte e i fuorilegge non esitano a sparare anche in pieno giorno e in pieno traffico. Viene il sospetto che il nostro abbia voluto rendere grotteschi questi stereotipi proprio per smontarli e quindi sminuirne la validità. Alla fine il mariachi, perduta la donna, la mano e la chitarra, decide di prendersi il cane e la moto della donna per darsi alla violenza come mezzo utile per sopravvivere, visto anche che la tecnologia ha reso inutile il lavoro dei musicisti ambulanti.
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