Regia di Patrice Chéreau vedi scheda film
Il solito polpettone storico, con i soliti ingredienti di orge, nudi e montagne di cadaveri, sempre annacquati rispetto ai tempi ma sempre peggiorati dalla pretesa di contrabbandarli per fatti culturali e magari anche tematicamente o cinematograficamente originali. Mereghetti abbocca e loda; riesce perfino a disturbare Zurbaran e l'olocausto, Velazquez e l'ex-Iugoslavia; infine riesce a trovare "claustrofobici" perfino i "luoghi". Solo Virna Lisi mi dissuade dal giudicarlo pessimo.
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