Regia di John Ford vedi scheda film
E' un film ben girato e interpretato, non inferiore sotto questo aspetto ad altri di John Ford. Ciò che ha di diverso, invece, è il personaggio del protagonista, il quale è in fin dei conti sottilmente ambiguo. L'ambiguità è costituita dai metodi non sempre nobili e trasparenti che ha usato nella sua carriera politica e con i quali ora mette in piedi la sua ultima campagna elettorale. Ho detto poi sottile perché il regista mostra i suoi aspetti negativi se non con simpatia e approvazione, almeno con comprensione e sostanziale assoluzione. Quindi l'ambiguità del personaggio finisce per essere leggermente sgradevole, almeno per quello che mi riguarda. Il vecchio politico non è una carogna, un venduto, un corrotto, ma è non di rado un ipocrita, e se può lanciare il sasso e nascondere la mano, lo fa. Nello stesso senso vanno le parole del protagonista sul letto di morte, dove dice di aver fatto il bene e il male, ma di non avere rimpianti. Certo, chi viene dopo di lui è molto peggio, ma secondo me questo non giustifica l'approvazione commossa di un personaggio che ha comunque i suoi aspetti discutibili. Questo è un approccio insolito per un regista come Ford, il quale altrimenti mostra il bene e il male con l'approvazione e la disapprovazione al posto giusto.
Per il resto, è interessante la rappresentazione dell'ambiente delle retrovie delle campagne elettorali, dove conta l'immagine, la persuasione delle masse, la demagogia, le frasi ad effetto.
Professionalità e mestiere, ma non certo un Ford memorabile, di quelli che si portano nel cuore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta