Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Angosciante come quasi tutti i film di Cronenberg, questo direi che è anche sgradevole nella seconda parte. Il regista conduce bene il "gioco" come al solito, e si concentra esclusivamente sulle tematiche e le situazioni che gli interessano. Praticamente non c'è azione e quasi tutto il film è girato in interni. Contano i dialoghi, le sensazioni, le idee, le angosce, e... la carne. Questo dimostra il coraggio del regista, perché non teme di occuparsi di ciò a cui tiene lasciando perdere tutti i trucchi che spesso i registi usano per movimentare i film (qualche inseguimento, qualche esplosione...).
L'idea della fusione con la mosca è certo buona e originale, ma forse quello che Cronenberg ha cercato di rappresentare non è tanto il concetto della commistione uomo-animale, ma l'idea della mutazione e della degenerazione inesorabile, e la sensazione di una corruzione inarrestabile e distruttiva dell'individuo, che a poco a poco diventa un mostro repellente. Alla base di essa c'è come un male interno alla persona, un morbo oscuro che la distrugge dal di dentro. Forse a margine si può vedere anche il tema della superbia della scienza, e il desiderio e la sensazione dell'uomo di essere onnipotente (come il protagonista subito dopo l'esperimento), che però in tal modo si consegna all'autodistruzione.
Quanto a Cronenberg, come dicevo, non c'è nulla di cui lamentarsi. A convincermi meno sono i due protagonisti. Nella prima parte Goblun è un tantino svogliato e inespressivo, e sembra darci dentro solo nella fase in cui si guarda terrorizzato allo specchio. In ogni caso ha il fisico per il ruolo, perché il suo aspetto è vagamente inquietante anche senza il trucco. Di Geena Davis, poi, segnalo solo qualche espressione terrorizzata e qualche sguardo dubbioso. Anche lei all'inizio sembra prendersela comoda. In ogni caso, non sono difetti che compromettono il film.
L'ultima parte è secondo me più sgradevole della media del regista; quella che preferisco io è quella centrale, con le avvisglie della mutazione. E' un film di valore, ma non è tra i Cronenberg che mi entusiasmano.
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