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Chiamami col tuo nome

Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film

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La recensione su Chiamami col tuo nome

di tobanis
6 stelle

Tanto tuonò ma alla fine piovve molto poco.

Elio è un ragazzo di 17 anni figlio di una famiglia ricchissima e coltissima, che trascorre l’estate in una villa in campagna. E’ un bravo ragazzo, legge troppo, suona il piano, sta con gli amici, si annoia…il solito, insomma. I genitori sono intellettuali e alla fine pure molto saggi. Arriva come ospite un bel ragazzo americano, più grande, e il nostro Elio è molto incerto, ancora non ha capito se gli piace di più la patata o il cetriolo. Ha una ragazzina carina innamorata di lui con cui farà anche sesso, ma alla fine lui opta per il cetriolo, innamorato e ricambiato dall’americano. I genitori capiscono tutto e gli stanno vicini quando alla fine l’americano torna negli States e il nostro Elio è triste assai nell’addio al suo primo amore.

Tutto qua, per un film faticoso, lungo, pesante. Il tutto non è male, il cast è azzeccato e in forma, le ambientazioni (anni ’80, bleah, ma così è) e le musiche sono mica male; resta una gran fatica nella visione, oltre due ore per una storia dove accade molto poco ma possiamo anche dire che non accade niente, se non un primo amore estivo.

Fatico a capire l’enorme entusiasmo della critica e l’elevato gradimento del grande pubblico, anche perché alla fine io sono solo per una sufficienza. C’è forse qualcosa che mi è sfuggito, qualche cosa di cui non mi sono accorto, qualche elemento che magari voleva dire chissà cosa, che non ho sicuramente colto. Bello però il finale, col discorso che gli fa il padre che è il momento più alto del film e che come si dice “vale il biglietto”.

Il film ha vinto l’Oscar per la sceneggiatura non originale (tratto da un romanzo, la sceneggiatura poi è stata scritta da James Ivory), ma era addirittura candidato come migliore film (ha vinto La forma dell’acqua, ma Tre manifesti massacra entrambi); migliore attore al ragazzo (bravo, millanta 17 anni e li dimostra, ma l’attore ne aveva di più) e alla canzone. Budget nullo, incassi di nicchia ma che comunque lo hanno reso pure un ottimo investimento.

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