Regia di Sam Livingstone (Ferdinando Baldi) vedi scheda film
Per salvare la vita di una ragazza, che segretamente ama, un uomo si sottopone a un sadico gioco: dovrà trascorrere un'intera giornata evitando di farsi ammazzare da cinque sicari messi sulle sue tracce.
Curiosa scelta, quella di affidare a Mino Reitano un ruolo drammatico in un thriller (più o meno - insomma: sulla carta) mozzafiato; nonostante il cantante non sfiguri neppure nel ruolo di attore, il suo contributo migliore alla pellicola rimangono comunque le musiche scritte insieme al fratello Franco, davvero riuscite. Ferdinando Baldi è stato un discreto mestierante del nostro cinema, attivo dai melodrammi degli anni Cinquanta fino agli action di fine Ottanta, passando via via per peplum, spaghetti western e, giustamente, anche per questo thriller di inizio anni Settanta, periodo in cui il genere spopolava sui grandi schermi del Belpaese. Una vita lunga un giorno, però, non offre grande tensione e neppure scene particolarmente spettacolari, nonostante la sceneggiatura dello stesso Baldi parta da un vivace spunto degno di interesse (24 ore di un uomo in fuga, in sostanza; con colpo di scena beffardo finale e ri-colpo di scena tragico a sigillo del finale stesso). Il cast vede la partecipazione di Ewa Aulin, Philippe Leroy (in una particina), Franco Ressel, Dante Maggio, Eva Czemerys e c'è anche l'immancabile caratterista Nello Pazzafini. Baldi utilizza lo pseudonimo Sam Livingstone; Reitano tornerà a recitare in qualche produzione minore, abbandonando definitivamente la carriera da attore alla fine del decennio. 3/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta