Regia di Ron Shelton vedi scheda film
Sidney e Billy sono due ragazzoni di un quartiere povero di una città americana; nero il primo e bianco il secondo, si scontrano e fanno amicizia grazie al basket di strada. Cominciano a giocare assieme e a racimolare qualche soldo, ma si mettono contro a una gang di delinquenti, nonché contro Gloria, fidanzata di Billy.
C’è qualcosa di più, in questo film, rispetto alla solita, vecchia e ritrita favola che prevede l’incontro-scontro fra due protagonisti apparentemente diversi, che si ritrovano ben presto amici e arrivano al successo soltanto unendosi; la terza pellicola diretta da Ron Shelton è infatti un inno alla fratellanza e alla tolleranza, un chiaro invito a smetterla con le ‘guerre tra poveri’ per abbracciare un quadro più completo, più ampio della situazione sociale e fare tesoro dell’unione con chi ci è prossimo – il tutto nel segno del basket, sport che rappresenta il perfetto anello di congiunzione fra i sogni di successo e la vita di strada. Nel fare tutto ciò la sceneggiatura scritta dallo stesso regista dimentica spesso di scendere più di tanto nelle psicologie dei personaggi, tratteggiando dei caratteri un po’ troppo stereotipati e inserendoli in situazioni talvolta anche prevedibili; l’idea che qui il messaggio conti più dei singoli dettagli della trama, naturalmente, prevale su ogni critica di questo tipo, pur non scontata, né evitabile. Woody Harrelson e Wesley Snipes sono due ottimi interpreti e lo dimostrano una volta di più in questa pellicola; al loro fianco compaiono anche tra gli altri Rosie Perez, Tyra Ferrell, Kadeem Hardison e John Marshall Jones. A conti fatti Chi non salta bianco è (titolo discutibile, specie di fronte al White men can’t jump originale) è un lavoro dal tratto leggero su un tema pesante come quello del razzismo – e già questo non è poco. 5/10.
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