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L'ultima volta insieme

Regia di Ninì Grassia vedi scheda film

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La recensione su L'ultima volta insieme

di mm40
2 stelle

Un giovane avvocato, figlio di un giudice, si crede orfano di madre. In realtà la donna fuggì di casa quando lui era piccolo per mettersi con un potente boss. Il caso riunirà la famiglia nella maniera più imprevedibile.

A distanza di pochi mesi da La pagella (1980), L’ultima volta insieme è la seconda regia per Ninì Grassia, futuro autore prolifico di sceneggiate, commediole musicali e perfino pellicole softcore, capace di licenziare oltre trenta titoli in circa vent’anni di carriera. Qui siamo sulle tracce di Mario Merola e del melodramma partenopeo tutto lacrime ed emozioni forti, privo di una struttura narrativa altrettanto solida e generalmente imbottito di canzoni sentimentali; al netto di quest’ultima componente, L’ultima volta insieme è tutto questo, senza mezze misure. Una sceneggiatura firmata dallo stesso regista (la sua prima) ci conduce nel mondo della famiglia Antonelli, giudice il padre e il figlio avvocato, con tanto di ex moglie (e madre) attualmente convivente di un boss camorrista: un quadro già di per sé significativo, anche senza prendere in considerazione i successivi – bizzarri e non proprio verosimilissimi – sviluppi. Il plusvalore dell’opera proviene dalle presenze, nei ruoli centrali, di Enrico Maria Salerno, Massimo Ranieri e Anna Orso, con parti marginali anche per Franco Marino, Deddi Savagnone, Luciano Iannantuoni ed Emy Salvador; ulteriore plauso per il lavoro effettuato da Stelvio Cipriani per quanto riguarda la colonna sonora. Grassia correggerà leggermente il tiro per la sua successiva regia: Celebrità (1981), ovvero l’esordio cinematografico di Nino D’Angelo. 2,5/10.

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