Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Una Pasqua da incubo in un tempo lontano!!!
"Pupi Avati si muove con semplicità e rigore in un mondo pervaso dalla crudeltà e dalla paura." (Pino Farinotti)
Una voce off (che ci accompagnerà durante tutto il film) introduce alcune vicende molto macabre che si incrociano in una settimana santa di secoli fa, protagonisti un boia e il suo nuovo assistente (dopo la morte del figlio), condannati a morte affogati (una adultera che nasconde pesci nella vagina) o squartati vivi (un poveraccio che tre giorni prima deve affrontare la prova dell'ordalia ma che avrebbe risolto tutto con una multa se fosse stato ricco), un condottiero defunto e putrefatto portato in giro dai suoi cavalieri per prendere oboli, una giovinetta obbligata a monacarsi, un frate che prende nota dei confratelli morti, una coppia di sposini che deve sottostare alla regola del just primae noctis, alcune religiose che cercano risposte dall'aldilà, il Signore di Malfole che, in punto di morte, raduna la sua numerosissima famiglia ed ancora storie di superstizione ma, soprattutto, medioevale ignoranza troglodita.
Qualche anno fa il grande Pupi Avati ricevette un riconoscimento come "miglior regista cattolico". Non penso proprio che abbia contributo questo film, storicamente ineccepibile, che però da del cattolicesimo una descrizione da incubo (realistica e meritatissima!). Comunque, stranamente, è stato distribuito dalla religiosissima San Paolo Audiovisivi (Edizioni Paoline). Molti critici l'hanno definito "il miglior film realizzato da Pupi Avati fino ad allora". Chissà? Comunque alcuni dialoghi sono splendidi ("Di cosa è morto?" "Di decrepitezza!"). Il titolo si riferisce ad una preghiera di Maria a Dio. Con storie che si intrecciano tra di loro come in un Cinepanettone (quindi un Cinepasqualone? Però qua il soggetto è serio!) e lo stile di regia da horror film un lavoro onestamente quasi unico nel suo genere (ma qual è il suo genere?). Girato a Todi, Gualdo Cattaneo, nel castello di Speltara e nel Convento di Montesanto di Todi (info sulle location a cura del Dizionario del Turismo Cinematografico). Opera d'arte che è, appunto, il suo titolo: magnifico!
"E venne il mattino del venerdì santo, e le tenebre scesero sulla Terra..."
Un Medioevo Horror!!!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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